VILLA SAN TOMMASO A BUTTIGLIERA ALTA, ANTICA DIMORA DI FAMIGLIA
BUTTIGLIERA ALTA – Villa San Tommaso ĆØ l’antica dimora di una famiglia che ha scritto la storia di Buttigliera Alta.Ā Oggi Villa San Tommaso ĆØ una residenza per anziani. Un tempo perĆ² fu dimora di una famiglia il cui destino ĆØ legato a quello del comune in cui ĆØ ubicato: i Carron di San Tommaso. Il borghese Claude Carron lavorava a servizio del Duca Emanuele Filiberto di Savoia quando la Corte Sabauda era ancora a Chambery. Nel 1590 il figlio Giovanni si trasferisce a Torino, dove dopo una folgorante carriera nella pubblica amministrazione, nel 1625 diventa Primo Segretario di Stato.Ā Il Duca Carlo Emanuele di Savoia, emancipando da Avigliana il territorio formato dagli abitati di Buttigliera Alta, Uriola e Nicola, aveva nominato Giovanni primo Signore di Buttigliera. Il nuovo Signore nel 1631 ottiene il titolo di Conte. Avendo ereditato dalla seconda moglie un feudo in Tarantasia che si chiamava San Tommaso, inizia a farsi chiamare Conte Carron di San Tommaso. Proprio in questi anni, tra il 1620 e il 1631, viene realizzata Villa San Tommaso.
IL RAMO PRINCIPALE DELLA FAMIGLIA SI ESTINGUE
Nel 1639 Giovanni cede la carica di Primo Segretario di Stato al primogenito Guglielmo Francesco. Il primogenito Carlo Vittorio Giuseppe erediterĆ la carica di Primo Segretario di Stato dal padre. Nel 1681 i Conti fanno realizzare un altare di famiglia nella parrocchia di Buttigliera Alta. Il ramo principale della famiglia si estingue nel 1793 con la morte di Giuseppe Bonaventura. Sposato con la Marchesa Bisio, ha un unico figlio, Felice, che nel 1869 muore senza eredi. Gli succedono allora i fratelli, prima Nepomuceno, rimasto scapolo e poi Celso, Colonnello della Cavalleria Reale. Proprio lui insieme alla moglie Felicita di Sannazzaro e ai dieci figli, trascorre molti mesi durante lāanno a Villa San Tommaso. Fanno ristrutturare lāedificio, che era giĆ stato ampliato ad inizio Ottocento, valorizzando i terreni circostanti ed organizzando grandi feste. Nel 1912 lāedificio viene ereditato dallāOrdine delle Suore del Sacro Cuore, affinchĆ© possa occuparsi dellāistruzione delle giovani ragazze. A metĆ degli anni ā60 il castello, pur ampliato e rimodernato diventa ormai troppo piccolo per ospitare suore e scuola. Viene cosƬ costruito un nuovo edificio dove sorgeva la vicina azienda agricola.