Valter Marin e Paolo Ruzzola: “Lo sci nella nostra regione ha un fatturato che è secondo solo alla FCA”

TORINO – In una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola parla della stagione dello sci. “La conferenza Stato-Regioni ha tracciato la rotta sugli impianti sciistici, approvando all’unanimità delle linee guida per la loro riapertura in sicurezza. Non è praticabile pensare di stoppare il secondo settore per fatturato in Piemonte non considerandolo essenziale. Non esiste una quantificazione economica per ristorare i danni che subirebbe questo comparto che rischia veramente di collassare se venisse fermato per tutti i mesi invernali, dopo aver già subito ingenti danni lo scorso inverno”.

“Lancio un appello al Governo affinché riveda l’ipotesi di chiusura degli impianti che pare più improntata ad una visione ideologica della montagna, come luoghi di vacanza di una piccola minoranza di privilegiati e ricchi. La montagna è economia culturale, turistica, produttiva e molto altro ancora, se il Governo dovesse non prendere in considerazione il nostro appello di apertura degli impianti in sicurezza rischia di buttare al macero anni di politiche a favore del ripopolamento delle aree marginali italiane”.

NON SI PUO’ FERMARE LO SCI

Sale l’apprensione rispetto alle posizioni del Governo che sembrerebbe orientato ad escludere la possibilità di aprire le piste da sci durante le festività di Natale e Capodanno. “Il Piemonte con 52 stazioni sciistiche e 274 impianti di risalita“. Commenta il consigliere valsusino della Lega Valter Marin. “Fermerebbe un comparto che per la nostra regione ha un fatturato che è secondo solo alla FIAT. I numeri devono essere chiari anche al Governo, che forse oggi dimentica i 2000 dipendenti dell’azienda sci piemontese, i 70 milioni del valore degli skypass e i 700 milioni l’anno della macchina che lavora intorno agli sport invernali”.

“Conte pare abbia già deciso il futuro delle montagne e delle vacanze dell’imminente stagione invernale, inginocchiato come di suo solito ai voleri dell’Europa. Tuttavia penso fermamente che riaprire il turismo invernale in sicurezza col rispetto delle regole sia possibile! Per quanto riguarda gli impianti Canavesani per esempio in questi giorni ho avuto modo di sentire i referenti della nuova gestione della Cialma di Locana e i gestori di Piamprato Soana: i territori sono pronti per accogliere i turisti, si chiede solo chiarezza e tempismo nella diffusione delle linee guida da far rispettare agli sciatori amatoriali”.

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