Valsusa: oggi la marcia No Tav da Susa a Venaus

No TavFoto Notavinfo Notav

SUSA – Valsusa: oggi la marcia No Tav da Susa a Venaus (foto Notavinfo Notav).

MARCIA NO TAV DA SUSA A VENAUS

È partita la marcia No Tav di oggi 8 dicembre. Il movimento No Tav ha organizzato l’annuale marcia di protesta contro i lavori di costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Il comunicato degli organizzatori. “Da sempre l’8 dicembre per il Movimento No Tav è un momento di ricordo della grande giornata di lotta e resistenza del 2005, ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare la battaglia contro il progetto del treno ad alta velocità Torino Lione, un Crimine Climatico. Quest’anno le iniziative in programma, che coincidono anche con la 14ª Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, permetteranno a tutti noi di marciare insieme lungo i sentieri e i luoghi della Valle che Resiste e di rafforzare i sentimenti e gli ideali che, da più di 30 anni, muovono l’opposizione a quest’opera ecocida e devastante. Ancora una volta questa data ci ricorda che la nostra lotta è più che mai attuale e viva, e rafforza la nostra solidarietà con le altre lotte nazionali e internazionali. Il cambiamento climatico in atto ha delle conseguenze terribili: siccità, temperature anomale, scioglimento dei ghiacciai e perdita di biodiversità all’interno dei territori sono solo alcune di queste”.

IN VALSUSA

“L‘appuntamento dell’8 dicembre si inserisce inoltre in un quadro mondiale caratterizzato da guerre e nuovi colonialismi. L’occidente bianco e suprematista continua a voler ridisegnare l’ordine mondiale, basti pensare allo sterminio in atto del popolo palestinese. Cresce la produzione e il commercio delle armi mentre gran parte dell’umanità è costretta alla fame e all’esodo forzato. Anche il progetto TAV Torino-Lione fa la sua parte in quanto, come infrastruttura TEN-T a duplice uso civile-militare sarà adatto al trasporto di armi, una prospettiva in sintonia con gli attuali venti di guerra che stanno determinando la trasformazione dell’industria e della ricerca torinese, prima volte alla produzione di automobili, a polo bellico. Oltre i governi e le loro politiche ci siamo noi con i nostri corpi, le nostre idee e la nostra capacità di vigilare sul territorio. L’invito per tutti per questo 8 dicembre è quello di raggiungere la Val di Susa, la Valle che resiste, per la grande marcia popolare da Susa a Venaus e per le tante altre iniziative che attraverseranno la nostra terra in quei giorni“.

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