Valsusa: folle corsa in autostrada con un’auto rubata in Svizzera, due marocchini in manette

polizia stradale

SUSA – Valsusa: folle corsa in autostrada con un’auto rubata in Svizzera, due marocchini in manette.

VALSUSA: CORSA IN AUTOSTRADA CON UN’AUTO RUBATA

Tutto è cominciato con l’avviso della sala operativa dell’autostrada della Valsusa che ha avvisato le pattuglie della Polizia Stradale di un veicolo aveva eluso il pedaggio alla barriera di Avigliana. Una pattuglia di Susa intercettava dunque l’autovettura, una Suzuki Vitara di immatricolazione svizzera, nei pressi dell’uscita della Galleria Prapontin. Non potendo effettuare alcun controllo in sicurezza sul posto, gli agenti invitavano gli occupanti l’autovettura a seguirli con la propria auto presso il comando. Durante il breve tragitto, appena giunti all’interno dello svincolo di Susa l’auto effettuava una manovra repentina e cambiando direzione, si reimmetteva sull’autostrada in direzione Francia.

L’INSEGUIMENTO

Iniziava così un inseguimento a forte velocità su un tratto autostradale. Il tutto quasi interamente fatto di gallerie e con riduzioni di carreggiata ad una sola corsia per la presenza di numerosi cantieri. Dopo circa una trentina di chilometri, nei pressi della barriera autostradale di Salbertrand. Nel frattempo era stato allertato un dispositivo di blocco. L’auto sfondava la barra di chiusura e proseguiva la sua folle corsa, con il parabrezza rotto per il violento urto, per altri cinque chilometri fino allo svincolo di Oulx Ovest dove, non fermandosi allo stop, entrava in collisione con una vettura.

L’ARRESTO

I due abbandonavano l’auto sull’incrocio tentando ancora la fuga a piedi attraverso i boschi ed il fiume Dora Riparia, dove venivano bloccati dagli agenti che nel frattempo li avevano inseguiti anche a piedi. Venivano così fatti tutti i controlli del caso e si accertava che il Suzuki risultava essere stato rubato in Svizzera e i due erano di origine marocchina, di 31 e 22 anni, senza fissa dimora in Italia. Visti anche i numerosi precedenti penali a carico di uno dei due, venivano entrambi sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per ricettazione del veicolo e il conducente arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. La Procura della Repubblica di Torino richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale la convalida di tutti i provvedimenti presi a carico dei due.

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