Valsusa: bando piccoli comuni, in Gazzetta Ufficiale la graduatoria con i motivi delle esclusioni

chiomonte

BANDO PICCOLI COMUNI: I MOTIVI DELLE ESCLUSIONI

ROMA – Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. “Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della graduatoria sul bando piccoli Comuni, bando poco in linea con spirito e valori della legge che lo ha ispirato, la 158/2018, impariamo tre cose, in particolare dai motivi di esclusione del 60% dei progetti. Il primo ĆØ che la burocrazia la fa sempre da padrone. Che troppi progetti vengono respinti, da una Commissione di cui non conosciamo i nomi, progetti non ammessi, per mancanza di documenti, difformitĆ  formali dal bando che sarebbero state sanabili con soccorsi istruttori semplici ed efficaci, nell’interesse del Paese e dei paesi che fanno il Paese. Invece, si escludono. La seconda ĆØ che addirittura le FAQ vengono riportate come motivo di esclusione, dunque queste interpretazioni sono piĆ¹ importanti del bando stesso. Terza cosa che emerge, da cosƬ tanti esclusi, che veniamo ritenuti come Comuni non adeguati a progettare futuro e territori. Il bando non rispetta l’articolo 13 della legge. Che parla di lavoro insieme tra Comuni, sempre e comunque, per lo sviluppo sociale ed economico dei territori. E come si fa invece se i bandi, PNRR e non, incentivano sbadatamente il campanilismo? Un bando nato malissimo, municipalista, che ha messo tutti contro tutti, respinge e non definisce percorsi di inclusione, di lavoro insieme, come impariamo con il Progetto ITALIAE ad esempio”.

CHI HA VINTO

“Contento chi ha vinto e noi con loro, bravi!, 144 progetti su 2.638 presentati, riferiti a 3.359 Comuni. Ma legge 158, cosƬ bella e copiata in Europa, virtuosa e varata all’unanimitĆ  del Parlamento, viene tradita, non attuata, purtroppo da un bando infarcito di burocrazia. Ci sono voluti sei anni prima di averlo, dopo il varo dell’articolato nell’ottobre 2017. C’erano 160 milioni per progetti di territorio. Invece si ĆØ proceduto con progetti – lo stiamo imparando – valutati non nel merito, come giĆ  per altri per click day e ‘mille campanili’, oggi esclusi per motivi meramente burocratici. Peccato davvero, Casa Italia, Ministro Musumeci. Siamo affranti e un po’ delusi. La questione non ĆØ politica. Ma culturale. Superare i campanilismi, agire per rigenerare e creare comunitĆ , affrontare crisi demografica e climatica intrecciate. Essere vivi, superare i divari. Questi dovevano essere i criteri di valutazione. Insieme potevamo, dovevamo, fare di piĆ¹ e forse di meglio. Ora non basta trovare qualche soldino in piĆ¹ nella prossima legge di bilancio per ‘allungare la graduatoria dei finanziati’. Dobbiamo cambiare passo per generare comunitĆ  vive, vincere i divari. Creare alleanze e patti. ƈ questione Politica oltre confini e colori dei partiti. Lo auspichiamo per il futuro. Senza critiche e senza polemiche. Promesso. Dobbiamo usare fondi per incentivare comunitĆ  dei paesi che camminano insieme. Un nuovo umanesimo. Una nuova visione dei paesi, dei piccoli Comuni, dei territori rurali e montani, il 70% dell’Italia“. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

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