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sabato, 15 Febbraio 2025

Una mattinata di riflessione al Castello di Susa con gli studenti del Comprensivo

UNA MATTINATA DI RIFLESSIONE AL CASTELLO DI SUSA CON GLI STUDENTI DEL COMPRENSIVO

SUSA Il Castello di Susa si ĆØ trasformato ieri in un luogo di memoria e riflessione, ospitando la commemorazione della Giornata della Memoria. Organizzata dallā€™Amministrazione comunale, in collaborazione con il Museo Civico e lā€™Istituto Comprensivo di Susa, la mattinata ha visto la partecipazione attiva degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado.Ā Con letture intense e toccanti brani musicali, i ragazzi hanno voluto rendere omaggio alle vittime della Shoah, ricordando un capitolo oscuro della storia che, purtroppo, continua a risuonare nel presente. Le loro voci, piene di emozione, hanno invitato tutti a riflettere sullā€™importanza di mantenere viva la memoria e di combattere ogni forma di odio e discriminazione.

IL TRENO DELLA MEMORIA

Un momento particolarmente significativo ĆØ stato lā€™intervento di Elisa Croletto, Educatrice del Treno della memoria, che ha illustrato ai presenti questo prezioso progetto educativo. Grazie al suo contributo, gli studenti hanno potuto approfondire la conoscenza della Shoah e comprendere meglio il valore della testimonianza.Ā La parte musicale ha arricchito ulteriormente la commemorazione. Carmela Pizzulli al violino, Michela Versino al trombone, Lara Caglioni al pianoforte e Anna Martinelli alle percussioni hanno eseguito brani emozionanti, creando unā€™atmosfera di profonda commozione. Lā€™Amministrazione comunale, rappresentata dagli assessori Antonella Colamaria, Cinzia Valerio e Giuliano Pelissero, ha sottolineato lā€™importanza di iniziative come questa per educare le giovani generazioni e costruire un futuro basato sulla tolleranza e il rispetto reciproco.Ā “La Shoah ĆØ una ferita aperta nella storia dellā€™umanitĆ  ā€“ ha dichiarato lā€™assessore Colamaria ā€“. ƈ nostro dovere tramandare la memoria di questa tragedia alle nuove generazioni, affinchĆ© simili orrori non si ripetano mai piĆ¹“.

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