Un elicottero dell’Esercito forse ha avvistato l’aereo ultraleggero disperso sulle Alpi

TORINO – Un elicottero dell’Esercito forse ha avvistato l’aereo ultraleggero disperso sulle Alpi. Scrivono dal Soccorso Alpino: “Aggiornamento dalla ricerca del velivolo scomparso. Nel corso della mattinata, un sorvolo operato con l’elicottero del 34° Gruppo Aves Venaria dell’Esercito, con a bordo il personale del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, ha individuato delle tracce che potrebbero appartenere al velivolo disperso da venerdì scorso. Si trovano nel comune di Groscavallo (To) alla base del ghiacciaio del Mulinet a una quota di 2800 metri circa. Poiché, con quel tipo di elicottero non era possibile avvicinarsi al luogo dell’avvistamento, si è concordato l’invio dell’elicottero dei Vigili del Fuoco che in questo momento sta operando per verificare lo scenario“.

LE RICERCHE

Il velivolo decollato dall’aeroporto di Cuneo Levaldigi era diretto a Ginevra in Svizzera con una sola persona a bordo. Venerdì scorso se ne erano perse le tracce, le ricerche si erano subito concentrate sopra Ceresole Reale nella zona indicata dalle coordinate Gps del luogo dove sarebbe scomparso. Le condizioni meteorologiche in zona erano negative per una ricognizione dal cielo, dunque una squadra a piedi era salita verso il punto indicato dalle coordinate per individuare eventuali tracce dell’aereo. Nel frattempo i Carabinieri verificavano le celle telefoniche agganciate dal cellulare del pilota, l’unico passeggero a bordo, nella speranza di ottenere ulteriori indicazioni per le ricerche. I Vigili del Fuoco avevano collaborato alle operazioni. Le condizioni meteo il giorno successivo avevano notevolmente ostacolato le operazioni perché l’area era interessata da fitta nebbia e nevischio. Stamattina sono riprese le ricerche.

IL SOCCORSO ALPINO PUÒ ESSERE CONTATTATO CON IL 112

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino Italiano. Può essere contattato con il numero di emergenza unico 112. Le finalità sono molte. Il soccorso degli infortunati, delle persone in pericolo e il recupero dei caduti nel territorio montano. In particolare nel sottosuolo e nelle zone impervie del territorio nazionale il CNSAS contribuisce alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni. Opera inoltre nell’esercizio delle attività connesse in queste zone e nel concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile. Nell’ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali è una struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile. E’ inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio od ostile.

IL SOCCORSO ALPINO

Il Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si articola sul territorio attraverso 21 servizi costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato italiano. Ad essi convergono 31 delegazioni alpine e 16 delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i nuclei operativi. Questi sono chiamati stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio si basano sul lavoro di specialisti, in grado di garantire il successo delle missioni di soccorso. Per garantire un elevato standard d’intervento tutti gli operatori devono sottoporsi a un dettagliato piano formativo.

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