Susa: sistemato l’ex voto dedicato alla Madonna con bambino in via Francesco Rolando

SUSA – Per mano dell’artigiano Bobo Gesnelli un dipinto votivo di Susa è tornato al suo antico splendore. Si tratta di un affresco ex voto dedicato alla Madonna con bambino. Susa, sede di Diocesi, è ricca di questi religiosi. Da ricordare l’affresco sindonico a pochi metri, nel palazzo comunale, sotto arcate in via Palazzo di Città. Curiosità. L’ex-voto è espressione di religiosità, arte e cultura popolare. Qui si manifesta il linguaggio di un “popolo sacro”. Raccoglie, indipendentemente dalle classi sociali di appartenenza, la fede, la sofferenza e la richiesta di grazia dell’intera umanità: le più antiche espressioni di arte votiva sono nate in ambito colto, accanto, ma non contrapposte, a forme ‘povere’ di ex-voto.

GLI EX VOTO

L’estrapolazione dell’ex voto dalla sua sede “naturale”, il Santuario, può sembrare un azzardo. Ogni esemplare è infatti una tessera del mosaico esposto sulle pareti dell’edificio sacro, è la piccola parte di un tutto più articolato e complesso. Ma è anche vero che ogni singolo dipinto narra con forza straordinaria una vicenda personale che, proprio perché è affidata con devozione al luogo sacro, si carica di altre valenze e diventa testimonianza di grazia, grido di lode alla divinità e preghiera riconoscente. La tradizione pagana degli ex voto viene assimilata dalla religione cristiana. Nel medioevo prevale l’uso delle immagini di cera che si protrae nei secoli grazie all’importanza che questo materiale riveste nell’esercizio del culto.

IN ITALIA

In Italia intorno al Quattrocento si definisce il modello iconografico della tavoletta dipinta che si diffonde successivamente anche nei Paesi cattolici europei e dell’America Latina. Nel Seicento, Settecento e Ottocento la prassi dell’ex-voto dipinto su tavola o su altro materiale (lamina, carta, tela, etc.) diviene preponderante. L’ex voto dipinto associa la funzione di scioglimento del voto a quella di ampliamento del culto attraverso la comunicazione visiva: l’immagine dipinta, esposta sui muri del Santuario, racconta, testimonia, divulga e coinvolge l’intera comunità. In questo senso è consultabile come documento ricco di notizie storiche, usi e costumi del passato.

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Meyer Susa