Susa: scritte sui muri della Chiesa di Santa Maria del ponte contro Draghi e il ministro Speranza

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SUSA – Da qualche giorno il muro laterale della Chiesa di Santa Maria del Ponte di Susa è stato imbratto con scritte ingiuriose. Non solo la Chiesa ma anche altre case di Via Argentera sono state vandalizzate con lo spray nero. La matrice dell’azione non è nota così come gli esecutori che però sembra siano stati identificati. Si passa da un “Mario Draghi mafioso bastardo” a “Covid 19 nazisti criminali”, “Stop dittatura sanitaria Covid 19 nazismo” e “Stop dittatura sanitaria Covid 19 nazisti”. Sembrerebbe una scomposta avversione al Governo guidato dall’ex governatore della Banca Centrale europea e il ministro Roberto Speranza. Una triste avversione alla Sanità nazionale mischiata a riferimenti storici della Seconda Guerra Mondiale. Più che politica è teppismo, scarsa considerazione delle altrui proprietà e mancanza assoluta di senso civico.

COSA RISCHIANO?

Gli spray e le scritte sui muri di un palazzo sono reato. E le sanzioni non sono da sottovalutare. Cosa rischia chi scrive sui muri? Sotto un profilo penale si rischia l’incriminazione, la condanna e la fedina sporca. La pena di base è la multa da 300 a 1.000 euro o la reclusione da 1 a 6 mesi. Se però si tratta di cose di interesse storico o artistico, si pensi a un monumento o un palazzo antico di particolare pregio e una Chiesa, la pena sale e si applica la reclusione e la multa da 1.000 a 3.000 euro. Trattandosi però di un reato minore, è possibile ottenere l’archiviazione il che comporta solo la macchia sul casellario giudiziario. Quindi il writer dei treni abbandonati nel deposito o delle metropolitane, quello che fa i disegni sui palazzi del centro storico, fanno tutti la stessa fine: incriminati.

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