Susa com’era quando era Provincia del Regno di Sardegna

SUSA- C’era un tempo in cui a Susa in piazza del Sole, già delle Oche, c’era il monumento gli alpini. C’erano il chiosco dei giornali in stile liberty e le ruere per terra. Il piano della piazza era allo stesso livello e non c’erano marciapiedi. Arrivando da Via Mazzini si vedeva il campanile civico. La casa al fondo era ancora da venire e tutta la piazza aveva ancora la sua armonia architettonica. La piazza cuore delle attività della città ospitava il mercato. A causa di questo il monumento ai caduti, sistemato dopo la Prima Guerra Mondiale, fu spostato davanti all’Ospedale Civico. I mercatari usavano la recinzione del monumento per esporre le merci e coì fu deciso il trasloco. Il circondario di Susa era uno dei circondari in cui era suddivisa la provincia di Torino.

Palazzo della Provincia Susa

Palazzo della Provincia Susa

PROVINCIA

In seguito all’annessione della Lombardia dal Regno Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna (1859), fu emanato il decreto Rattazzi, che riorganizzava la struttura amministrativa del Regno, suddiviso in province, a loro volta suddivise in circondari. Il circondario di Susa fu creato come suddivisione della provincia di Torino. Il territorio corrispondeva a quello della soppressa provincia di Susa del Regno di Sardegna, appartenuta alla divisione di Torino. Nel 1860, in seguito alla cessione della Savoia alla Francia, furono aggregati al circondario di Susa alcune parti di territorio già appartenenti al circondario di San Giovanni di Moriana. Il circondario di Susa venne soppresso nel 1926 e il territorio assegnato al circondario di Torino. Il mandamento VIII di Susa comprendeva i comuni di Chiomonte, Exilles, Ferrera Cenisio, Giaglione, Gravere. Poi Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Novalesa e Venaus.

Corso Trieste Susa

Corso Trieste Susa

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