Storia di Giaveno: in sei partirono per il fronte e tre non tornarono più, i fratelli Aghemo

Studio Golia

GIAVENO – Storia di Giaveno. La toponomastica è uno degli strumenti che una comunità ha per fissare il ricordo di chi ci ha preceduto e di consegnare un messaggio. Oltre che il compito della memoria, a chi ne fa parte e a chi verrà. Per questo assume un particolare significato la decisione che fu presa dall’amministrazione comunale di Giaveno. Su proposta degli eredi, di intitolare una via nell’area di via Ollasio. Proprio nel centenario della Grande Guerra, ai fratelli Aghemo. La famiglia Aghemo, originaria di Bruino, residente in Giaveno, alla cascina Barolà, Borgata Colpastore 7. Con l’entrata in guerra dell’Italia vide partire ben sei fratelli. Clemente, venne fatto prigioniero a Mathausen; Vitale, prestava servizio come infermiere alla Sanità. Poi Giuseppe, era richiamato nella Territoriale. Non fecero più ritorno gli altri tre fratelli: Anselmo Stanislao classe 1883, sergente della 510ª compagnia mitraglieri Fiat, cadde sull’Isonzo a quota 967 il 25 ottobre 1917. Riposa al Sacrario militare di Oslavia a Gorizia. Ecco Abele classe 1888, prestò servizio nel 1° Granatieri e, a seguito delle ferite riportate, trovò la morte a guerra conclusa, il 22 novembre 1918, in ospedale da campo 199. Riposa nel Sacrario di Redipuglia al loculo 194.

IL RICORDO

Infine Amedeo classe 1894, soldato di fanteria, morì sepolto da una valanga sulle Tofane il 13 dicembre 1916. Identificato nel maggio 1917. Dopo lo scioglimento delle nevi, da alcuni commilitoni che gli rinvenivano ancora intatto nella tasca il foglio di licenza per recarsi a Giaveno. I suoi resti giacciono nel monumento-ossario di Picol-Cortina d’Ampezzo al loculo 27. I tre Caduti hanno visto riconosciuto il loro eroismo con la menzione nel grande “Albo d’Oro” dei benemeriti della Patria, pubblicato dal ministero della difesa. Commentò l’allora sindaco Daniela Ruffino. “E’ doveroso ricordare il loro sacrificio e il contributo dato alla Patria da questa famiglia. Ricordare l’orrore della guerra è un’azione significativa per educare alla pace, Per  questo, quando celebreremo ufficialmente l’intitolazione, chiederemo ai ragazzi delle scuole di partecipare”.

LA CERIMONIA

La cerimonia si svolse il 13 marzo 2014, in Ruata Ollasio, presenti, oltre alle autorità cittadine e agli eredi, gli alunni della scuola primaria Ugo Saroglia. Presenti le colonnelle dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna sezione di Torino e nucleo Val Susa, le rappresentanze delle associazioni d’arma di Bersaglieri e Artiglieri, insieme a rappresentanti dell’Anpi e una delegazione dell’associazione Carabinieri in congedo. Ai fratelli Aghemo che combatterono con onore per riportare la Patria sotto il colle di San Giusto serberemo il ricordo indelebile nei nostri cuori. ma ancor di più ci inorgoglisce l’appartenenza del valoroso Abele al primo Granatieri.

Storia di Giaveno: in sei partirono per il fronte e tre non tornarono più, i fratelli Aghemo

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