Storia dei No Tav del 1993: nasce il Comitato contro l’Alta Velocità in Valsusa

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VALSUSA – Storia dei NoTav del 1993: nasce il Comitato contro l’Alta Velocità in Valsusa. In un convegno viene distribuita una pubblicazione bilingue. “Lyon Turin Milan: puorquoi, pour qui?”. Edita dal comitato promotore francese. Il Sole 24 ore, quotidiano della Confindustria, dà in 30 mila miliardi di lire il costo dell’opera. Una cifra simile a quella che danno gli oppositori sulla base di una valutazione comparativa. E’ quattro volte superiore a quella dichiarata ufficialmente. Habitat e le associazioni ambientaliste organizzano al Politecnico di Torino un convegno. Il titolo “Questo treno farà rumore”. Viene riproposta la simulazione sonora del transito di un TGV nella particolare conformazione di una valle alpina. In questo momento l’opposizione in Valsusa non ha ancora una grossa base di consenso.  In questo contesto, la opposizione francese al TGV nella zona di Chambery fa ancora da maestra. I francesi ottengono una perizia autenticamente indipendente.

INCONTRO REGIONE SINDACI

La grande importanza del collegamento tra gli oppositori francesi e quelli italiani è quella di far arrivare in Italia della documentazione preziosa. A Parigi s’insedia il comitato di pilotaggio inter governativo. Dovrà esaminare gli studi effettuati dalle Ferrovie italiane e francesi e seguire lo sviluppo del progetto. Nasce la Conferenza Intergovernativa. Il presidente della Regione Brizio, riceve una denuncia per abuso di atti di ufficio. L’iniziativa è dell’avvocato Massimo Molinero del gruppo di ambientalisti della Valsusa. Si arriva al primo incontro ufficiale tra la Giunta regionale e gli amministratori dei comuni della bassa Valsusa. L’argomento dell’incontro è ancora il dossier sul “caso Valsusa”. Cioè su tutto il vasto insieme di problemi della valle. Dalla crisi occupazionale agli impegni presi, e non mantenuti, per la costruzione dell’autostrada. Il problema della nuova linea ad Alta velocità è toccato solo marginalmente.

Gian Paolo Brizio

Gian Paolo Brizio

NASCE IL COMITATO

Gli oppositori decidono di rendere più mirata la loro battaglia creando un “Comitato contro l’Alta Velocità in Val di Susa”.  Il comune di Condove è il primo che approva una delibera del consiglio comunale contro la TAV. E’ determinante il ruolo di “Dialogo in Valle”. Un piccolo mensile di informazione, espressione dei cattolici progressisti dell’area di Condove. E’ pubblicato la  “Nouvelle Liaison ferroviaire Lyon Turin”. Redatto dalle Ferrovie francesi SNCF. È l’unico documento che illustri nei dettagli cosa siano i supertreni merci dell’autostrada ferroviaria. Sono alla base del progetto merci e costituiscono la giustificazione essenziale della richiesta di un tunnel di base. Si tratta di convogli di 70 vagoni doppi, ognuno con un TIR sopra, lunghi 1.500 metri e pesanti circa 3.500 tonnellate. Tre volte più lunghi e più pesanti dei maggiori treni merci attuali. Viaggeranno ad una velocità media di 120 chilometri all’ora, contro la media attuale di 80.

TRA CONVEGNI E INCONTRI

Il Rotary della Valsusa lancia un nuovo convegno ad Avigliana su “TAV economia ed ambiente”. Viene distribuito uno studio di attraversamento della Unione delle Camere di Commercio, di cui nessuno parlerà più in seguito. Sull’altro fronte, Pro Natura incontra presso Chambery, le associazioni locali della Savoia che si battono contro il progetto di Alta Velocità. Il sindaco di Mompatero Romano Perino, trascinatore dell’opposizione organizza uno dei primi incontri con i francesio. Parte l’iniziativa di guidare una pattuglia di “7 sindaci contro l’Alta Velocità”: Mompantero, Bussoleno, Condove, San Didero, Villar Focchiardo, Vaie, e Villar Dora.

Raffaele Costa

Raffaele Costa

UN ACCORDO TRA STATI

Nel vertice interministeriale, che si tiene a Roma il 26 novembre i ministri Costa e Bousson firmano un nuovo accordo con cui appoggiano il progetto delle Ferrovie. Stanziano 83 miliardi per gli studi. I sindaci si sentono completamente scavalcati da scelte già prese. Ai primi di dicembre, una riunione di 17 sindaci presso la Comunità Montana si conclude con la votazione di un documento con i “Quattro No all’Alta Velocità in Val di Susa”.

IL LIBRO

Il testo è preso dal libro di Mario Cavargna Bontosi che ha gentilmente concesso la pubblicazione: NoTAV. Cronaca di una battaglia ambientale lunga oltre 25 anni. Vol. 1: 1990-2008. Edizioni Intra Moenia.

Libro NoTav

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