TORINO – Soccorso Alpino: le esercitazioni per l’evacuazione di persone dagli impianti a fune in caso di necessità.
LE ESERCITAZIONI DEL SOCCORSO ALPINO
La neve ha ormai ricoperto tante località alpine e appenniniche ma gli impianti sciistici sono ancora chiusi. Quale occasione migliore per testare le competenze del Soccorso Alpino? In questi giorni dal nord al sud Italia sono numerose le attività di esercitazioni per l’evacuazione di persone dagli impianti a fune in caso di necessità. Nella foto il Soccorso Alpino a Colfosco, nel comune di Corvara in Alta Badia, dove gli operatori del Soccorso Alpino Alto Adige · Bergrettung Südtirol – CNSAS hanno simulato il recupero di un neonato con un suo genitore durante un blocco dell’ovovia. Un’esercitazione utile a trovarsi pronti quando serve.
IL SOCCORSO ALPINO IN PIEMONTE
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino Italiano. Può essere contattato con il numero di emergenza unico 112. Le finalità sono molte. Il soccorso degli infortunati, delle persone in pericolo e il recupero dei caduti nel territorio montano. In particolare nel sottosuolo e nelle zone impervie del territorio nazionale il CNSAS contribuisce alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni. Opera inoltre nell’esercizio delle attività connesse in queste zone e nel concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile.
IL SOCCORSO ALPINO
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si articola sul territorio attraverso 21 servizi costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato italiano. Ad essi convergono 31 delegazioni alpine e 16 delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i nuclei operativi. Questi sono chiamati stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio si basano sul lavoro di specialisti.
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