Soccorso Alpino in Piemonte: riconoscere il valore e promuovere la funzione di servizio di pubblica utilità

Soccorso Alpino

TORINO – In Regione Piemonte è passata a maggioranza la proposta di legge sulle norme in materia di Soccorso Alpino e speleologico. La votazione si è svolta in una riunione congiunta di quarta e quinta Commissione. Il provvedimento, presentato dal primo firmatario Paolo Ruzzola (Fi) e sottoscritto anche dalla Lega, è motivato dall’importanza crescente di entrambe le modalità di soccorso e dalla necessità di coordinare le regole regionali con la legislazione nazionale. Dal momento che l’ultimo riferimento normativo piemontese in materia è contenuto in una legge di oltre quarant’anni fa. La Proposta di legge, che dovrà passare all’esame dell’Aula, intende – tra l’altro – riconoscere il valore e promuovere la funzione di servizio di pubblica utilità del Soccorso alpino e speleologico piemontese (Sasp). Del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico (Cnsas).

IL SOCCORSO

Rivolta alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e degli sport di montagna, di soccorso degli infortunati, di chi è in pericolo, dei dispersi e dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale. Definisce poi i rapporti con il Servizio sanitario regionale, con particolare riferimento alle attività di soccorso ed elisoccorso, e con la Protezione civile regionale. Prevede inoltre che la Regione sia chiamata a favorire la dotazione di una rete radio tecnicamente aggiornata in capo al Saps-Cnsas in grado di integrarsi con quelle operative del 118 e a realizzare una rete radio di chiamata di emergenza sul territorio montano regionale.

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