PARTE LA TBM PER LA COSTRUZIONE DELL’IDROPOLITANA
TORINO – Smat, parte la talpa meccanica per la costruzione dell’idropolitana. Il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori e degli scavi in galleria: la data scelta per il varo della TBM. Dopo la tradizionale Messa riservata alle maestranze e la benedizione della statua della Santa, che sarà collocata in una teca posta all’imbocco della galleria, al fondo del pozzo, l’inaugurazione vera e propria, alla presenza del Sindaco di Torino e di Città Metropolitana, del Presidente SMAT, Paolo Romano, dell’Amministratore delegato, Armando Quazzo e dei vertici delle Imprese costruttrici Itinera.
LA TALPA
La talpa assemblata con l’inserimento della testa fresante, calata nel pozzo costruito in Strada dell’Arrivore, procederà allo scavo per la costruzione “dell’idropolitana”, il nuovo grande collettore fognario a servizio di Torino e dei Comuni della Città Metropolitana, nel tratto da Strada dell’Arrivore a Piazzale Ceirano. In questo tratto la condotta sarà realizzata con la tecnica della Tunnel Boring Machine, la cosiddetta “talpa”, e avrà un diametro interno di 3.200 mm ed una lunghezza di 9,5 km circa. L’opera, oltre ad interessare la Città di Torino, è a servizio di 20 comuni metropolitani della zona sud ed ovest della Città: Beinasco, Bruino, Cambiano, Candiolo, Chieri Pessione, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Piobesi, Piossasco, Poirino, Riva di Chieri, Rivalta di Torino, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Villastellone e Vinovo.
UN’OPERA STRATEGICA
Il Presidente SMAT, Paolo Romano, sottolinea che si tratta di un’opera strategica: “Costituirà un’infrastruttura fondamentale per le future generazioni, in grado di garantire l’ambiente e la qualità della risorsa idrica. Il nuovo collettore consentirà di mettere fuori esercizio l’unico collettore intercomunale attualmente esistente ed in funzione da oltre 40 anni permettendone la manutenzione straordinaria. Svolgerà inoltre funzione di laminazione delle portate di pioggia e quindi di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici”.
CURIOSITÀ
Una curiosità: la testa fresante e lo scudo, date le dimensioni, dallo stabilimento di Schwanau (Germania) sono stati trasportati mediante imbarcazioni fluviali percorrendo tutto il fiume Reno, fino a raggiungere il Mare del Nord, da qui sono stati trasportati mediante navi mercantili fino al porto di Genova per poi raggiungere, con trasporti eccezionali, Torino. La restante parte della TBM, considerata la possibilità di smontaggio in componenti di dimensioni inferiori, è stata trasportata mediante autotreni. “La TBM avanzerà progressivamente con lo scavo fino ad essere montata in profondità per la sua intera lunghezza pari a 163 m, con 3 turni di scavo consentirà di effettuare 20 m al giorno di canale e occuperà oltre 300 operatori e 100 persone in staff”, spiega l’Amministratore Delegato SMAT, Armando Quazzo che, evidenzia “la direzione dei lavori è stata affidata alla società di engineering del Gruppo, Risorse Idriche, con il compito specifico di limitare i disagi al traffico e alla cittadinanza“.