CLAVIERE – Migranti in Valsusa. Nella serata di sabato 16 gennaio, la squadra Croce Rossa in servizio in zona di frontiera Italia/Francia raccoglieva la richiesta di aiuto da parte di tre irregolari. In buone condizioni di salute, ritornati a valle per sfinimento e a causa del sopraggiungere del buio, della neve alta e delle temperature molto rigide. Queste tre uomini riferivano di far parte di un gruppo composto da complessivi sette irregolari. Degli altri si erano perse le tracce durante la discesa. È stato immediatamente allertato il numero di emergenza e la locale stazione del Soccorso Alpino. E’ stata avviata una prima ricerca con l’ausilio del mezzo cingolato che ha facilitato la progressione sul terreno innevato. La ricerca ha consentito di individuare e soccorrere altri due migranti in difficoltà. Bloccati nella neve fresca e in stato di ipotermia a monte del rifugio Baita Gimont.
I SOCCORSI
Una volta messi in sicurezza sono stati evacuati con la collaborazione del gestore del rifugio e affidati alle cure dell’ambulanza 118. Nel frattempo le squadre di Croce Rossa hanno operato in stretta sinergia fornendo supporto al Soccorso Alpino e al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Gli operatori muniti di sci hanno raggiunto il Col Saurel rintracciando a tarda sera i due migranti che ancora mancavano all’appello. Anche loro con un iniziale stato di ipotermia e provati dalla difficile esperienza. Una volta giunti a Claviere i migranti dispersi sono stati rifocillati e accompagnati presso l’Ospedale di Susa per le cure del caso. Questa esperienza, per fortuna a lieto fine, ci ricorda quanto sia importante fare prevenzione e evitare che delle persone, spesso inconsapevolmente, mettano a rischio la loro incolumità nel tentativo di valicare le Alpi.
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