Terremoto Valsusa: scossa di terremoto con epicentro nella bassa valle

SUSA – Alle ore 22.30 si è registrata una scossa di terremoto in Valsusa con epicentro nella bassa valle a ridosso della Val Sangone di magnitudo M4.1., lunga almeno 6 secondi.

L’ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA

Chi registra un terremoto? L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è l’ente di ricerca italiano, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Istruzione della ricerca. E’ deputato allo studio dei fenomeni geofisici e vulcanologici. Anche alla gestione delle rispettive reti nazionali di monitoraggio per i fenomeni sismici e vulcanici.  Le origini dell’Istituto coincidono con le origini della ricerca geofisica e vulcanologica in Italia e nel mondo. Le origini di questo Istituto sono tracciabili con la storia dei prestigiosi istituti che gli hanno dato origine. La storia. Nel 1841, il re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone inaugurava nella capitale Napoli il “Reale Osservatorio Vesuviano”. Primo osservatorio vulcanologico al mondo. Affidandone la direzione a Macedonio Melloni, uno dei più importanti fisici della metà dell’800.

GLI OSSERVATORI

L’Osservatorio Vesuviano, anche dopo l’unità d’Italia, continuò ad essere un prestigioso riferimento mondiale per la vulcanologia e la geofisica. Annoverò tra i suoi direttori importanti personalità scientifiche, tra cui Luigi Palmieri, inventore tra l’altro del primo sismografo elettromagnetico, e Giuseppe Mercalli. E’ noto in tutto il mondo per aver ideato la scala di intensità macrosismica dei terremoti scala macrosismica europea, utilizzata tuttora. L’osservatorio di Lipari. Quasi un secolo dopo la nascita dell’Osservatorio Vesuviano, negli anni trenta del Novecento, Guglielmo Marconi, allora presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, propose la creazione di un Istituto che promuovesse ed eseguisse, coordinandoli, studi e ricerche sui fenomeni fisici della Terra e sulle loro applicazioni pratiche.

L’ISTITUTO

La disposizione presidenziale firmata dallo stesso Marconi il 13 novembre 1936 dava vita all’Istituto Nazionale di Geofisica . Dotandolo di quattro geofisici e quattro tecnici e di un ambizioso programma scientifico. Tra le attività scientifiche previste primeggiava la sismologia. S’intendevano approfondire anche altri settori della fisica terrestre come la fisica ionosferica. Poi l’elettricità atmosferica e terrestre, le radiazioni naturali e l’ottica atmosferica e il geomagnetismo. Incaricato con disposizione di legge di assolvere il servizio geofisico nazionale. Quindi l’Istituto allestì la prima rete geofisica italiana che controlla il terremoto in Valsusa, Val Sangone e Rivoli.

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