S.ANTONINO – Savio. E’ arrivata una doccia fredda per gli undici lavoratori della Cooperativa FLS che lavorano per la Savio nel capannone nella zona industriale di Sant’Antonino. La loro mansione, da piĆ¹ di 15 anni, era l’imballaggio e la spedizione dei prodotti finiti. Lavoratori che nel corso del tempo sono passati da una cooperativa ad un altra, tra subappalti e reincarichi, sempre mantenendo il lavoro.
In questi mesi la loro posizione ĆØ sempre stata sul filo del rasoio, anche se nelle ultime settimane i dirigenti della cooperativa avevano comunque mantenuto cautela lasciando uno spiraglio sul futuro dell’appalto con la Savio. Non ĆØ cosƬ. Il lavoro ora tornerĆ alle dipendenze dirette dellaĀ casa madre e sarĆ svolto da operai che verranno spostati dallo stabilimento di Chiusa San Michele.
Delusione e preoccupazione in cooperativa della Savio
I lavoratori oggi presenti al lavoro non nascondo la loro amarezza e la preoccupazione per un futuro che non si prevede certo roseo.Ā Ā āSaremo a casa con la Naspi (il diritto all’indennitĆ di disoccupazione Ndr) a poche ore, per il nostro contratto di base, nulla piĆ¹- dicono i lavoratori. Non abbiamo le tutele che hanno gli altri e dopo tanti anni di lavoro adesso siamo in mezzo ad una strada con la responsabilitĆ delle nostre famiglie. In piĆ¹ la cooperativa che ha base a Bologna non puĆ² ricollocarci perchĆØ non ha altri cantieri di lavoro vicino”.Ā
Dov’erano i sindaci?
Una guerra tra poveri, viene da pensare, dove a rimetterci saranno loro. “Non staremo con le mani in mano –dicono in cooperativa– e chiederemo in modo polemico ai politici e ai sindaci dei nostri comuni cosa hanno fatto per noi in questi mesi. Nessun sindaco si ĆØ mai speso e si ĆØ mai interessato alla nostra particolare situazione. Tutti davanti alla Savio, e qui?”.
Gli undici sono quasi tutti padri di famiglia, tutti con almeno una decina d’anni di lavoro a Sant’Antonino. Il clima nello stabilimento ĆØ pesante; c’ĆØ giĆ un operaio della Savio che sta imparando il mestiere. Vive con imbarazzo una situazione lavorativa che lo vede premiato a dispetto dei salariati della Coop. Tra pochi giorni nella zona industriale il lavoro proseguirĆ , ai banchi e sui muletti ci saranno dipendenti con le maglie blu della Savio. “La sensazione – concludono- ĆØ che non finirĆ cosƬ e il futuro della Savio sarĆ nero e questo ci rattrista ancora di piĆ¹. Intanto da noi qui non c’ĆØ neppure la carta igienica in bagno..siamo proprio lavoratori di serie B”.
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