LA SCIAGURA DELL’AEREO MISS CHARLOTTE
SAUZE DI CESANA – Le iniziative estive organizzate dal Comune di Sauze di Cesana si chiuderanno domenica 15 settembre con la cerimonia in ricordo dei novi uomini di Miss Charlotte, il B17 dell’855 gruppo bombardieri dell’USAAF che nella notte del 10 settembre 1944 si schiantĆ² sulla cresta del Gran Miol mentre trasportava armi, munizioni e viveri da paracadutare alle formazioni partigiane della Valle Pesio. La cerimonia si terrĆ al Pian della Milizia (2104mt.), in Valle Argentera ma in caso di maltempo la celebrazione si terrĆ nel Comune di Sauze di Cesana (in Piazza del Municipio, nella Chiesa di San Giacomo e allāhangar dellāelicottero). Ć dal 2014 che il Comune e la comunitĆ di Sauze di Cesana ricordano i nove avieri e i tragici fatti della fine estate di 79 anni fa. Un momento pensato non solo per ricordare il fatto storico, ma soprattutto per tenere vive, attraverso il ricordo, le persone, i volti e le vite di coloro che, giovani e giovanissimi, morirono in questa azione. Gli onori militari saranno resi da un picchetto di 7 Militari del 3Ā° Reggimento Alpini di Pinerolo e dallāAir Force AttachĆ© dellāAmbasciata degli Stati Uniti dāAmerica, colonnello Robert Horton. Interverranno Roberto Guasco, che ricorderĆ il contesto storico e militare dellāAlta Valle Susa nel periodo in cui avvenne la tragedia, e Alessandro Battaglino, che ripercorrerĆ le vicende di Miss Charlotte e del suo equipaggio. Il programma della giornata Pian della Milizia con l’alzabandiera italiano e americano, il saluto delle autoritĆ , la Messa celebrata dal Padre Gesuita Teresio Gianuzzi e il ristoro alpino preparato dal Gruppo di Pianezza dellāAssociazione Nazionale Alpini. Nel pomeriggio la salita alla Bergeria del Gran Mioul e al monumento commemorativo
LA STORIA
Il 10 settembre del 1944 volava un B17 dell’855 gruppo bombardieri dell’USAF, il Miss Charlotte, con nove uomini di equipaggio proveniente da Algeri e destinato a paracadutare viveri, armi e munizioni alle formazioni partigiane cuneesi. Miss Charlotte a causa di una tempesta di neve aveva perso la rotta spostandosi troppo verso nord rispetto alle valli di Cuneo. Era riuscito a infilarsi nella valle Argentera attraverso il Passo di Frappier e, soprattutto, a evitare miracolosamente il Gran Queyron a sinistra e la cima Frappier e arrivare sopra Sestriere. LƬ il comandante si era reso conto di aver sbagliato rotta e presumibilmente decise di tornare ad Algeri facendo rotta a sud/sud ovest. Pensando di essere a una altezza sufficiente per superare lo spartiacque della Valle Argentera si andĆ² a schiantare sulla cresta che porta al Gran Miol esplodendo, tra le rocce che dividono le due biforcazioni della valle Argentera e la Valle del Gran Miol e la Valle Lunga.Ā Per i nove uomini dell’equipaggio (il pilota John R. Meyers, il Copilota Darl J. Heffelbower, il navigatore Ian S. Raeburn, Bombardiere Raymond L. Wilson, l’operatore Radio Ernest G. Kolln, e gli addetti alle mitragliere Donald C. Pullis, Robert B.Lloyd, Louis H.Simpson e Walter H.Bildstein) non ci fu scampo. Il primo ad accorgersi di quello che era successo fu il capitano della milizia Vittorio Bianco stanziato a Sestriere che in quella notte di neve e nebbia sentƬ dapprima il rombo dell’aereo che sorvolava Sestriere, che riprendeva la rotta verso sud e poi l’esplosione. I resti dei piloti vennero prima tumulati a Sauze di Cesana e poi, a guerra finita, raccolti da due ufficiali americani e sepolti prima in un cimitero militare americano presso Pisa e dopo due anni trasferiti negli Stati Uniti.
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