SANT’AMBROGIO – Sant’Ambrogio, una Pasqua che richiede il comportamento responsabile di tutti. Scrive il Sindaco Antonella Falchero: “Care e cari santambrogesi, per il secondo anno viviamo una Pasqua particolare dopo più di un anno segnato da lutti, difficoltà economiche, separazioni forzate, limitazioni nelle nostre libertà fondamentali che ci stanno mettendo a dura prova. La Pasqua è la festa più importante dell’anno per i credenti dove al centro è la Resurrezione di Cristo. Mentre per i non credenti segna il vero inizio della rinascita della natura ed un momento tradizionale di gioia segnato da incontri in famiglia e con gli amici. Quest’anno sarà invece di nuovo una Pasqua difficile per tutti: tuttavia ampi spiragli di speranza si stanno aprendo nonostante il virus sia ancora aggressivo. L’avanzamento della campagna vaccinale e l’avvicinarsi della bella stagione sono due importanti elementi di contrasto alla pandemia. In questi giorni fino a fine Aprile è richiesto ad ognuno di noi ancora uno sforzo, forse l’ultimo, per arginare i contagi”.
UN COMPORTAMENTO RESPONSABILE
“Dal comportamento responsabile di tutti dipende il ritorno ad una vita normale perché è il virus che detta le regole. Come dimostrano i necessari provvedimenti di restrizioni presi dai nostri governi e da quelli europei praticamente sovrapponibili. Il virus infatti non ha confini ed in ogni stato sta creando l’esaurimento dei post letto nelle terapia intensive. Il vero collo di bottiglia che costringe il blocco dei movimenti delle persone per abbassare la curva dei contagi e dei ricoverati. Aggrappiamoci dunque alla speranza data dai vaccini, alla bella stagione in arrivo, alla nostra capacità di essere solidali, resilienti e responsabili. Siamo tutti imbarcati sulla stessa nave, non è il momento delle polemiche e anche se siamo stanchi e preoccupati dobbiamo guardare avanti, progettare, affidarci alla forza non solo di parenti e amici. Ma anche della nostra Nazione che nei momenti più difficili ha sempre dimostrato le sue grandi doti di inventiva, di organizzazione rapida ed efficace di fronte alle emergenze ed una unità di intenti e di azione solidale straordinarie. E allora che sia una Pasqua di resurrezione per tutti, credenti e non, con uno sguardo al futuro, di speranza e di gioia ritrovata nella intimità dei nostri affetti. Un ricordo commosso va ai nostri concittadini che non ce l’hanno fatta: anche per loro e per onorarli dobbiamo lottare tutti insieme contro questo terribile virus. Un abbraccio ed un augurio a tutti di Buona Pasqua”.
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