SAN GIORIO – La storica collaborazione tra Cinema In Verticale e Trento Film Festival 365, si concretizza in questa XX edizione della rassegna valsusina con l’organizzazione della prima di due serate nel corso delle quali verranno proiettati alcuni dei più bei filmati presentati nel corso dell’ultima edizione, la 65a, del rinomato festival cinematografico internazionale di film di montagna, esplorazione e avventura.
Eventi imperdibili per tutti gli appassionati di montagna, e del cinema di montagna, con intense emozioni verticali trasmesse da video-documentari che raccontano incredibili imprese ed eccezionali storie di vita.
Il primo appuntamento si svolge venerdì 23 marzo dalle ore 21 nel Salone Polivalente di San Giorio con le proiezioni di “Annapurna III – Unclimbed” di Jochen Schmoll (Austria),“Kangchenjunga” di Krystyna Rachwal (Polonia) e “Les faiseurs de reves” di Stéphane Schaffter (Svizzera).
“Annapurna III – Unclimbed” di Jochen Schmoll
La documentazione di una spedizione sull’Annapurna III guidata da David Lama insieme agli scalatori austriaci Hansjörg Auer e Alex Blümel. Nel corso di cinque settimane tenteranno di risolvere uno dei grandi dilemmi dell’alpinismo: la via che risale la cresta sud-est dell’Annapurna III.
Jochen Schmoll è un regista, produttore, cameraman e montatore di documentari televisivi. Molti dei suoi lavori sono stati premiati nei festivla internazionali, tra cui Climbing into the Death Zone, Mountain Sickness in Himalaya e Young die who’s loved by God.
“Kangchenjunga” di Krystyna Rachwal
Adam Bielecki fa ritorno sull’Himalaya insieme a Denis Urbuko e Alex Txikon per tentare la scalata del Kangchenjunga: sarà una sfida tra le forze umane e la grandezza della natura per raggiungere la vetta a 8586 m.
Krystyna Rachwal, nata nel 1990 a Lubaczow, dopo aver iniziato la Warsaw Film School, Krystyna ha interrotto gli studi per recarsi in Nepal per filmare Kangchenjunga.
“Les faiseurs de reves” di Stéphane Schaffter
Tre amici si danno appuntamento nelle foreste dello Jura per raggiungere insieme lo Chalet Carroz, gestito dalla sezione ginevrina del Club Alpino Svizzero. Dopo aver ricevuto una calorosa accoglienza dai tre giovani gestori, avranno occasione di conoscere le attività del CAS e saranno coinvolti in una spedizione nei monti Zanskar sull’Himalaya. Sarà una sorta di battesimo che li farà entrare in un modo più profondo di vivere la montagna.
Stéphane Schaffter, guida alpina da più di trent’anni, è stato protagonista di importanti spedizioni che ha raccontato in diversi libri e documentari.