SANT’AMBROGIO – Una splendida giornata di sole ha accolto le autorità del territorio della Valsusa e Val Sangone presso la Sacra di San Michele per lo scambio di auguri con il rettore don Claudio Papa, i religiosi rosminiani e i dipendenti. L’onorevole Daniela Ruffino, deputato del territorio, ha portato i saluti della camera dei Deputati. Presente dalla Val Sangone il sindaco Alessandro Merletti, presidente dell’Unione dei Comuni, e Ester Perotto da Valgioie. Insieme i sindaci della Valsusa legati alla Sacra: da Avigliana Andrea Archinà, da Sant’Ambrogio Antonella Falchero e da Chiusa di San Michele Fabrizio Borgesa. Con loro il sindaco di Rubiana Gianluca Blandino. Messaggi di saluto sono arrivati dal sindaco di Giaveno Carlo Giacone e dall’amico della Sacra Stefano Tizzani con la dottoressa Barbara Tizzani e suo marito l’ingegner Emilio Agnes. Un saluto è stato fatto anche ad Enrico Valle e Maurizio Giardino. Per le autorità militari importante presenza dei comandanti delle Stazioni Carabinieri di Avigliana e Giaveno.
L’ATTIVITA’
Un momento conviviale che è stato colto anche per progettare in prospettiva l’attività della Sacra di San Michele verso scenari culturali, artistici e anche, grazie ai prossimi lavori strutturali, l’accoglienza dei pellegrini. “Il ringraziamento va a tutti gli amministratori che hanno sempre a riguardo le sorti della Sacra- ha esordito il rettore don Papa – in un periodo davvero complesso c’è bisogno di ogni energia per poter guardare con fiducia e positività il futuro. I progetti sono molti ed ogni giorno se ne aggiunge uno, noi dall’alto del Pirchiriano, lavoriamo ogni giorno ed abbiamo il conforto dei Comuni vicini alla Sacra. Devo ringraziare i confratelli che hanno sopportato condizioni difficili fino dopo l’incendio e tutti i dipendenti che hanno al loro seconda qui con noi. In loro c’è dedizione, abnegazione e spirito costruttivo“.
IL RETTORE
Il rettore si è poi soffermato sulla gestione. “La presenza dei Comandati le Stazioni dei Carabinieri non è solo un pro forma ma anche sostanza. A loro dobbiamo una costante e sicura sorveglianza anche nei periodi meno frequentati. Un grazie all’Arma e a tutti i militari. Abbiamo in animo, con la stretta collaborazione del comune di Sant’Ambrogio, di dedicare uno spazio innovativo e accogliente secondo i canoni moderni, all’accoglienza. Spenderemo energie in tal senso come nella programmazione delle visite perchè la Sacra sia sempre più l’emblema del Piemonte“. L’incontro si è chiuso con la fotografia di rito sotto l’imponente arco a sesto acuto che regge la Chiesa Maggiore.
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