Rivoli: genitori e studenti in piazza contro la DAD, l’amministrazione investe 160 mila euro per la sicurezza

alberghina sopra

RIVOLI – Si è svolta a Rivoli con la partecipazione di genitori e studenti una protesta contro la chiusura delle scuole. La scelta di chiudere in Zona Rossa le scuole pur lasciando spazi ad allievi con problemi non è piaciuta. Dopo un anno di scuola in DAD o in alternanza di giorni e di orari è difficile da comprendere e accettare. In modo assolutamente pacifico e mantenendo tutte le regole per le norme anti Covid piazza Martiri è stata il teatro della manifestazione. Protagonista il Comitato Genitori Levi di Rivoli che ha avviato una sorta di petizione online. Una protesta pacifica, con lo scopo di dare voce alle tante famiglie di Rivoli e far tornare i propri ragazzi a studiare in presenza. Tanti cartelli nelle scuole in città. “La DAD non è scuola la DADA ci rovina“, “#scuola in presenza!“, “scuola in presenza“, “scuola in presenza Levi Rivoli Allende“, “abbiamo il diritto, la necessità e la voglia di andare a scuola. Voi avete il dovere di darci basi solide per permetterci ci costruire un futuro migliore“.

DAL COMUNE

Sono terminati gli interventi di manutenzione di edilizia scolastica a Rivoli effettuati grazie ai fondi europei messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione tramite bando a seguito dell’emergenza Covid. I siti interessati sono stati le scuole Gobetti, Neruda e Primo Levi di Rivoli. Sono anche state affisse le targhe, di esecuzione lavori, come richiesto dal bando all’esterno delle scuole. L’Amministrazione comunale ha partecipato al bando della Regione con cui è stato concesso un contributo finanziario pari a 160 mila euro per interventi da eseguire e rendicontare entro il 31 dicembre dell’anno scorso. Successivamente posticipato al 15 marzo. Come sono stati scelte le scuole? Per venire incontro alle richieste emerse dalle varie Direzioni Didattiche, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ha stabilito le priorità dei lavori.

IL PD

Dal Partito Democratico spiegano. “Abbiamo voluto essere presenti ieri mattina alla manifestazione organizzata da studenti delle superiori e genitori rivolesi. Iniziativa nata per ribadire l’importanza della scuola in presenza e per contestare la modalità con cui in questa settimana è stata estesa la didattica a distanza in alcune zone della Regione anche se non obbligatorio. Abbiamo visto e sentito famiglie, presenti con i bambini, molto affaticate e preoccupate per la prossima settimana in cui tutte le scuole saranno in modalità da remoto. Mamme e papà che non sanno come fare con i figli dovendo recarsi al lavoro. Auspichiamo che le istituzioni riescano a supportare le famiglie più in difficoltà. Abbiamo ascoltato la passione degli studenti e la loro voglia di tornare a scuola. Nel nostro piccolo faremo la nostra parte affinché appena le condizioni lo consentiranno si possa tornare a scuola in presenza“.

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