Rivalta di Torino: male il nuovo percorso in città della linea 5 di GTT

RIVALTA DI TORINO – Il nuovo percorso della linea 5 di GTT a Rivalta di Torino non solo non recepisce le richieste avanzate dall’amministrazione di Rivalta durante i tavoli di discussione avviati ormai dal 2019 ma, stando alle  anticipazioni pubblicate da numerosi organi di stampa, risulta penalizzante e discriminatorio nei confronti di chi a Rivalta risiede o lavora. La Città di Torino proprio in questi giorni ha definito la rimodulazione di diverse linee di Trasporto Pubblico Locale, precisando che a giugno entreranno in esercizio la nuova linea 25 sul percorso fra Orbassano e piazza Bengasi e le nuove linee verso l’ospedale San Luigi, mentre verrà «potenziata o modificata» la linea 5.

LA LINEA

Una modifica che, allo stato attuale, piuttosto che potenziare rendere più difficili gli spostamenti tra Rivalta e il capoluogo. Proprio la Città di Rivalta, anche con note ufficiali, ha più volte richiesto il prolungamento della linea 5 fino agli stabilimenti FCA Group e Avio Aero in via I Maggio, nel quartiere Tetti Francesi, in previsione dell’imminente apertura dei rinnovati stabilimenti MOPAR. La riforma, invece, sdoppiando l’attuale linea 5, limita l’attraversamento della Città di Orbassano e danneggia proprio chi risiede nei quartieri di Tetti Francesi e Gerbole: i rivaltesi che lì abitano possono anche rinunciare all’idea di spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere il capoluogo. Come se non bastasse, la revisione del TPL voluta dalla Città di Torino, “dimentica” anche altre richieste avanzate da tempo.

I BUS

Prima di tutto una necessaria e non più rinviabile modifica al  percorso della linea 43, che necessiterebbe di un prolungamento e di un nuovo capolinea in piazza Bengasi, per facilitare l’interscambio con la Metro 1. E necessario sarebbe anche un collegamento di appena 4 km e 300 metri tra il Presidio ospedaliero di Rivoli (capolinea del 17) e il centro di Orbassano (capolinea del 43), utile per un bacino di circa 1500 studenti, senza contare gli utenti e il personale, che creerebbe un servizio al momento inesistente, senza dover aggiungere una nuova linea di autobus.

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