Ritrovata la salma del pilota dell’aereo ultraleggero precipitato sulle Alpi

TORINO – Ritrovata la salma del pilota dell’aereo ultraleggero precipitato sulle Alpi. Nel corso della mattinata un’operazione congiunta del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha consentito il ritrovamento della salma del pilota del velivolo scomparso sulle montagne di Groscavallo (To). Grazie all’utilizzo dell’elicottero della Finanza, sono state elitrasportate in quota due squadre miste che, dopo essere state verricellate 150 metri a valle del reperto, sono salite con sci e pelli di foca sul punto del ritrovamento. Il corpo si trovava all’interno della carlinga. In seguito, le squadre sono state trasportate a valle in attesa dell’autorizzazione del magistrato alla rimozione della salma.

STAMATTINA

Stamattina erano riprese le operazioni di ricerca dell’aereo ultraleggero precipitato sulle Alpi sulle montagne del comune di Groscavallo (To) la scorsa settimana. Dopo che nella giornata di ieri il sindaco ha aperto il COC, questa mattina sono state attivate le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza con il loro elicottero.

IL RITROVAMENTO

Nei giorni scorsi i tecnici del Soccorso Alpino durante una ricognizione aerea avevano individuato dei rottami alla base del ghiacciaio del Mulinet a una quota di 2800 metri nel territorio di Groscavallo grazie a queste precise indicazioni l’elicottero drago del reparto volo Piemonte aveva calato un aerosoccorritore nel punto e verificato la presenza di alcuni frammenti di un velivolo riconducibile a quello cercato. Le attività sono rese particolarmente difficili a causa del ripidissimo canalone e dalla coltre di neve che ha coperto il relitto.

LE RICERCHE

Il velivolo decollato dall’aeroporto di Cuneo Levaldigi era diretto a Ginevra in Svizzera con una sola persona a bordo. Venerdì scorso se ne erano perse le tracce, le ricerche si erano subito concentrate sopra Ceresole Reale nella zona indicata dalle coordinate Gps del luogo dove sarebbe scomparso. Le condizioni meteorologiche in zona erano negative per una ricognizione dal cielo, dunque una squadra a piedi era salita verso il punto indicato dalle coordinate per individuare eventuali tracce dell’aereo. Nel frattempo i Carabinieri verificavano le celle telefoniche agganciate dal cellulare del pilota, l’unico passeggero a bordo, nella speranza di ottenere ulteriori indicazioni per le ricerche. I Vigili del Fuoco avevano collaborato alle operazioni. Le condizioni meteo il giorno successivo avevano notevolmente ostacolato le operazioni perché l’area era interessata da fitta nebbia e nevischio.

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