GIAVENO – Racconti della Val Sangone: quando si usava la trebbiatrice a mano. Un racconto di strumenti agricoli usati subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Mesi nei quali la spagnola, la grande influenza, fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo. La prima delle pandemia del XX secolo che riporta all’attualitĆ del Cronavirus. ArrivĆ² a infettare circa 500 milioni di persone in tutto il mondo. Provocando il decesso di 50 milioni di persone su una popolazione mondiale di circa 2 miliardi. La mortalitĆ totale le valse la definizione di piĆ¹ grave forma di pandemia della storia dell’umanitĆ : ha infatti causato piĆ¹ vittime della terribile peste nera. In Val Sangone esistevano anche qui delle piccole trebbiatrici, machine da bate. Durante il periodo autarchico il governo ne promosse lāacquisto, ma erano macchine a manovella, la sivignƶla. Avevano bisogno di almeno quattro uomini forti per il trasporto e il funzionamento.
IL RICORDO
Ernesto di āsandā Aletā, ricorda il racconto dei vecchi. āIn questa borgata, lāepidemia di spagnola dopo la Prima Guerra, decimĆ² gli abitanti. Nella famiglia di Lice composta da due fratelli sposati, uno con due e lāaltro con tre figli. Lice perse la moglie, il fratello, la cognata e un nipote. RestĆ² da solo con quattro bambini. Quellāanno si mise a trebbiare alla moda vecchia fin che mio padre lo aiutĆ² a mettere in funzione la macchina. Per un po’ di anni si tribulĆ² cosƬ. Due adulti a far girare, la mia mamma ad alimentare. E i bambini a togliere la paglia. Poi crebbero i giovani e allora sƬ che la macchina ronfava come si deveā. Forse anche per queste difficoltĆ , che da tante parti, fino agli anni ā50, quando iniziĆ² lo spopolamento. Si continuĆ² a lavorare con il metodo tradizionale: la mietitura con la falce messoria.
IL LIBRO
Racconti e ricordi della Val Sangone di Michele Rege. Edizioni Echos Edizioni.