Quando a Bardonecchia giravano i mulini e i frantoi: un interessante libro

BARDONECCHIA – “Grani, mulini e frantoi a Bardonecchia” è il libro scritto da Marziano Di Maio. Undicesima pubblicazione de “I Quaderni di Bardonecchia”. Collana promossa dalla civica amministrazione. Il libro, stampato da Alzani Editore, in cento pagine analizza i tempi in cui si viveva di agricoltura, analizza i toponimi e i termini occitani. Descrive la produzione e i consumi di colture cerealicole a Bardonecchia e nelle sue frazioni. Un libro in completa sintonia con la nostra politica “Slow e-motion” di salvaguardia della montagna. In tutti i suoi aspetti narrazione puntuale e scientifica che ci permette di attraversare la nostra storia scoprendo quali siano stati i rapporti umani, i comportamenti, le grandi opere e le influenze politiche esterne che ci hanno portato ad essere quello che siamo.

I MULINI

L’autore, nel tracciare il tortuoso percorso che ha portato alla tardiva pubblicazione di questo nuovo testo de “I Quaderni di Bardonecchia”, non lesina critiche a tutti coloro che continuano a considerare la cultura come una delle ultime ruote del carro. Un significativo spaccato della storia antica, quando si viveva di sola agricoltura, ai tempi moderni e contemporanei di Bardonecchia e delle sue frazioni, che sino al 1927 erano veri e propri comuni autonomi, dotati di più mulini e di frantoi. Un mulino ad acqua o mulino idraulico è un impianto destinato ad utilizzare l’energia meccanica prodotta dalla corrente di un corso d’acqua, condotta alla ruota del mulino tramite opportuna canalizzazione. Nelle regioni costiere anche i movimenti di marea sono stati sfruttati per il funzionamento dei mulini ad acqua.

libro bardonecchia

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