BUSSOLENO – Quale futuro ha Borgata Falcemagna di Bussoleno? Uno studio dell’Università di Pavia.
UNO STUDIO SU BORGATA FALCEMAGNA A PAVIA
Giovedì 2 marzo, presso la Sala consigliare di Bussoleno, alle ore 20,45 si terrà un incontro che ha per argomento le comunità di montagna che prende ad esempio la Borgata Falcemagna. Parteciperanno Elena di Bella, Andrea Membretti e Filippo Barbera. Si tratta di esperti della Città Metropolitana, dell’Università di Pavia e dell’Università di Torino. Si tratta della conclusione di uno studio in loco degli studenti universitari che ipotizza una soluzione abitativa in armonia con l’ambiente montano. Come si può vivere il territorio, come sviluppare il tema del lavoro e lo sviluppo all’accoglienza sono i temi in discussione. Sarà presente anche la professoressa Bruna Consolini, già sindaco, che ha seguito ed incoraggiato questa iniziativa culturale e di sviluppo.
UNA RICERCA
A dispetto dell’immagine che la vuole strettamente legata a una dimensione urbana, l’Italia è disseminata di «territori del margine»: dal complesso sistema delle valli e delle montagne alpine ai variegati territori della dorsale appenninica, e via via scendendo per la penisola, fino a incontrare tutte quelle zone che il meridionalismo classico aveva indicato come «l’osso» da contrapporre alla «polpa», e a giungere alle aree arroccate delle due grandi isole mediterranee. Sono gli spazi in cui l’insediamento umano ha conosciuto vecchie e nuove contrazioni; dove il patrimonio abitativo è affetto da crescenti fenomeni di abbandono; dove l’esercizio della cittadinanza si mostra più difficile; dove più si concentrano le diseguaglianze, i disagi. Sommandole tutte, queste aree – «interne», «fragili», «in contrazione», «del margine» -, ammontano a quasi un quarto della popolazione totale, e a più dei due terzi del l’intero territorio italiano.
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