E’ ormai ora di rientri dalle vacanze, siamo rimasti davvero in pochi a non essere ancora partiti. Spero siano state vacanze buone e che abbiano soddisfatto completamente i vostri desideri. Certo, sono vacanze e per definizione “vanno sempre bene” anche se qualche piccolo intoppo avesse
dato fastidio.
Vediamo insieme cosa fare se fosse successo qualcosa di davvero irritante al punto di ritenere giusto chiedere un rimborso. Innanzitutto i viaggi: aereo, treno, nave, autobus: orari rispettati? Viaggi completati? Nessun problema coi bagagli? Gli animali in viaggio sono stati trattati bene? Per ognuno dei mezzi di trasporto utilizzato, in caso di difficoltà, che tipo di reazione si è vista? Le nostre lamentele che tipo di reazione hanno provocato?
Le norme per i rimborsi, in caso di ritardi, sono differenti per ogni tipo di mezzo utilizzato e abbastanza complesse, per questo le abbiamo riassunte sul sito www.aiutoconsumatori.it nell’Area Tematica: Viaggi dedicando ad ogni tipologia un articolo specifico. Poi proviamo a capire se il Tour Operator ha offerto quanto previsto e promesso. Se non vi ha portati nel luogo prescelto, se non vi ha ospitati nell’hotel proposto, se non vi ha permesso di godere della vostra meritata vacanza per i giorni pagati, se insomma vi ha defraudato di parte della spesa che avete sostenuto per vivere la vacanza scelta allora questo Tour Operator è tenuto al risarcimento del danno patrimoniale subìto.
Cosa fare?
Prima di tutto un reclamo in loco, affinché l’organizzatore possa porre tempestivo rimedio. Raccogliere delle prove Come tutti i danni risarcibili, anche questo deve essere provato. Con foto e testimonianze e, poi eventualmente, con le ricevute di tutte le spese sostenute per sopperire alle eventuali mancanze e superare i disagi patiti. Per ottenere il rimborso è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al tour operator non oltre 10 giorni lavorativi dal rientro a casa, indicando esattamente i disagi subiti e allegando tutta la documentazione.