SUSA – Pietro Annigoni: il pittore di Elisabetta II d’Inghilterra.
PIETRO ANNIGONI IL RITRATTISTA DELLE TESTE CORONATE
Pietro Annigoni era considerato il “pittore delle Regine” per la ricca produzione ritrattistica che lo vide impegnato a trasporre su tela le grandi teste coronate d’Europa. Tra questi ci sono Elisabetta II d’Inghilterra, la Regina Margrethe II di Danimarca insieme al Principe Consorte Herrik, il Principe di Galles Carlo e la Duchessa di Cornovaglia Camilla. Un’ampia creazione di ritratti di personalità illustri che facevano a gara, da ogni parte del mondo, per farsi immortalare dal Maestro. Un fenomeno che, forse, non ha eguali nella storia artistica del Novecento. Annigoni trascorse dal 1949 lunghi periodi di lavoro nel Regno Unito e riservò grande attenzione alla famiglia reale inglese. Accanto al ritratto di Elisabetta II, eseguì quelli della Regina Madre, del Principe Filippo di Edimburgo e della Principessa Margaret, tutti accompagnati da larga eco di critica e di pubblico.
Annigoni nasce a Milano il 7 giugno 1910 muore a Firenze il 28 ottobre 1988. Inizia a studiare presso l’accademia di belle arti di Firenze nel 1925. La sua predilezione per il vero lo pone subito in risalto nel campo della ritrattistica. la sua fama cresce sino a ricevere la commissione di fare il ritratto della Regina Elisabetta d’Inghilterra, opera emblematica del ruolo di cui egli è ormai interprete prediletto presso una società d’élite che in lui vede il degno erede di una tradizione antica e che ben volentieri si propone quale committenza secondo l’esempio dei grandi mecenati del passato (tra i tanti spiccano personaggi illustri come il duca di Edimburgo e la principessa Margaret d’Inghilterra, ma anche Margot Fonteyn, John Fitzgerald Kennedy, papa Giovanni XXIII).
IL MAESTRO ANNIGONI NEL RICORDO DI UN SEGUSINO
Ricordo che Pietro Annigoni servendosi con grande maestria, dell’uso di antiche tecniche pittoriche (famose le sue tempere grasse) partorite dal Rinascimento, costruì il suo percorso artistico in netto in contrasto con gli stili pittorici propri del Modernismo e del Postmodernismo in auge negli anni della sua attività. Ebbi l’onore di conoscere il Maestro e la sua Arte in occasione della partecipazione alla V edizione della mostra nazionale di pittura ‘Rana d’Oro 1977’ che si tenne il 3 settembre 1977 a Casalbeltrame (Novara).
La giuria composta da Leonardo Echeoni, Presidente, R. Comi, F. Allegra, G. Ferri, assegnò la rana d’oro al “pittore delle Regine” presente con una sua personale”. Come riportato dall’allora rivista Trentagiorni a cura dell’Ente Nazionale per la Formazione Artistica e Culturale (E.N.F.A.C.), dopo attenta e rigorosa selezione delle 330 opere pervenute, la commissione giudicatrice assegnò premi acquisti ai primi 20 artisti distintisi per novità espressive ed originalità stilistiche, la rana d’argento ai primi 50 classificati e una segnalazione per meriti artistici ai concorrenti che superarono la rigida selezione. L’argentea creazione orafa, un riconoscimento al talento, all’estro creativo e alla passione per l’arte, venne consegnata anche a me esordiente pittore segusino.
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