Piemonte: sulle periferie un protocollo per l’inclusione di tutto

persone mani

TORINO – Periferie in carriera: un protocollo per l’inclusione di tutto.

PERIFERIE IN CARRIERA: UN PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DI TUTTO

Sviluppare delle reti locali per il contrasto alla transfobia a partire dai servizi e dalle strategie che possono offrire le Pubbliche amministrazioni: è questo il senso del Protocollo d’intesa che la Città metropolitana di Torino ha presentato ai Comuni presso l’Auditorium della sede in corso Inghilterra, nel corso di un incontro intitolato “Periferie in carriera” che si è svolto lunedì 20 novembre, non a caso in occasione del Transgender Day of Remembrance, giornata della memoria e del ricordo per le persone transgender. Le discriminazioni basate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale hanno molteplici aspetti che coinvolgono anche le dimensioni amministrative come il mondo della scuola, la sanità, l’anagrafe, i seggi elettorali. “Per questo la Città metropolitana si mette a disposizione dei Comuni, li coordina e li supporta per raggiungere il riconoscimento dei diritti di tutte le persone, per definire la formazione dei dipendenti comunali, per arrivare alle carriere alias e ad operazioni di voto non discriminatorie” spiega .la consigliera metropolitana alle pari opportunità Valentina Cera.

LA RETE

La Consigliera in apertura dell’incontro ha spiegato che l’idea di rafforzare una rete per l’inclusione delle persone LGBT che prenda le mosse dai Comuni nasce dall’idea che “Un’amministrazione pubblica deve sempre chiedersi cosa può fare per rendere migliore la vita delle persone, indipendentemente dalle differenze”. Ed è in questa logica che la Città metropolitana può esser di indirizzo e sostegno soprattutto per quelle che sono le “periferie” del territorio: non solo quelle urbane ma anche quelle in cui per isolamento territoriale o piccole dimensioni i servizi arrivano con più difficoltà. Al convegno hanno preso la parola molti amministratori e rappresentanti delle associazioni per raccontare come nella loro realtà si affrontino i problemi legati a identità di genere e orientamento sessuale; fra gli intervenuti, Jacopo Rosatelli assessore alle pari opportunità del Comune di Torino ha parlato del lungo lavoro costituito dall’esperienza di “Torino, città dei diritti”, Marco Giusta è intervenuto come presidente Coordinamento Torino Pride, Ilaria Franceschini per l’associazione Genderlens, Damiana Massara come presidente Cug ASL TO 5. Tutti e tutte hanno inevitabilmente messo in relazione la violenza transfobica con quella contro le donne, entrambe figlie di un odio patriarcale contro le persone che vogliono autodeterminarsi.

L’AGENDA, TUTTE LE NOTIZIE! COME?

Visita il sito internet. Iscriviti alla pagina Facebook, clicca “Mi Piace” e non perderti più nemmeno una notizia! Segui L’Agenda su InstagramTwitter e YouTube.