Piccoli comuni, Uncem: “La legge c’è già, serve attuazione piena, non nuovi articolati”

TORINO – Piccoli comuni, Bussone, Uncem: “La legge c’è già, serve attuazione piena, non nuovi articolati”. “Sui piccoli Comuni, l’Italia la legge ce l’ha. È la 158 del 2017, approvata quasi all’unanimità del Parlamento, dopo 15 di stop&go che non ne hanno minato la forza. La legge Realacci-Borghi, auspicata e costruita anche d’intesa con Uncem e Anci, deve essere ora pienamente attuata. Non servono altre leggi o disegni di legge come apprendo essere stati depositati di recente nelle Aule parlamentari. Ritengo piuttosto sia necessario agire, con tutte le forze politiche insieme, per dare attuazione e risorse alla legge 158. Occorre infatti sbloccare il Piano per investire 160 milioni di euro che già sono stati accantonati con la legge e con le finanziarie successive”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

POLITICHE DI SVILUPPO INTEGRATE

Prosegue Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. “Mai come oggi i piccoli Comuni hanno necessità di usare bene quelle risorse per generare politiche di sviluppo integrate, in dimensioni territoriali che vanno oltre il singolo campanile, lavorando insieme come scrive l’articolo 13 della 158. Ricordo ai Parlamentari che le parti della legge fin qui attuate, rispetto alla valorizzazione delle Case cantoniere Anas, agli accordi con Poste italiane, al contrasto al digital divide, al piano per progetti di e-government nei piccoli Comuni, sono sempre state concertate prima e durante con le Associazioni degli Enti locali, dunque con i Sindaci, portando positivi risultati di coesione nazionale, grazie all’unità e alla vitalità dei paesi che fanno il Paese“.

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