PARTITA IVA: LE CITTÀ ITALIANE MIGLIORI PER INIZIARE UN’ATTIVITÀ
Aprire una partita IVA oggi in Italia conviene? La domanda sicuramente è lecita, anche perché ultimamente stanno aumentando le aperture di partite IVA, segno evidente che sempre più persone vogliono lanciarsi in un’attività tutta propria, considerando la difficoltà di acquisire un posto fisso.
Tuttavia la domanda più opportuna da porsi non è tanto se conviene aprire una partita IVA, quanto piuttosto dove. Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto un rapporto stilato dalla Cgia di Mestre sui guadagni medi di professionisti autonomi e freelance. Prima di affrontare l’argomento consigliamo di leggere l’articolo che spiega quanto costa aprire una partita IVA e quali sono gli step da compiere.
Tornando all’analisi della Cgia di Mestre, è emerso che la città dove conviene di più aprire una partita IVA è Milano, dove il guadagno medio annuale si aggira sui 38.000 euro. A seguire Bolzano, con un guadagno medio di 35.294 euro, Lecco (33.897 euro), Bologna (33.584 euro), Como (32.298 euro) e Monza (32.022). In fondo a questa classifica troviamo invece tre città della Calabria: Vibo Valentia, dove una partita IVA percepisce circa 15.479 euro, Crotone, dove si guadagna circa 15.645 euro e poi Cosenza, con un guadagno medio di 16.318 euro.
L’associazione veneta ha sottolineato come sia vantaggioso aprire una partita IVA sull’asse Milano-Trieste, soprattutto per chi opera nel settore meccanico, nell’agricoltura di alto livello, nella produzione di macchinari, nella moda e nell’arredamento. Anche lungo la via Emilia, principalmente nel settore metalmeccanico, è sicuramente consigliabile aprire una partita IVA.
Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, ha posto l’attenzione su un altro dato significativo: tra i redditi più elevati ci sono professionisti con un’età compresa tra i 50 e i 65 anni. Un dato che sicuramente non sorprende, poiché si tratta di professionisti che non solo vantano una lunga esperienza, ma che lavorano ormai da tanti anni durante i quali hanno affinato le loro competenze e intessuto rapporti e relazioni con i giusti clienti, fornitori e partner.
Gli under 40 tendono invece a fare più fatica per una serie di motivi. Si tratta di giovani alle prime esperienze e quindi, indipendentemente dal settore in cui operano, hanno bisogno di farsi le ossa. Allo stesso modo il poco tempo a disposizione per creare network e partnership non gioca a loro favore.
Questo però non deve scoraggiare i giovani desiderosi di aprire un’attività tutta loro, poiché basta farsi seguire dai giusti professionisti per intraprendere il percorso migliore. Se all’inizio dell’attività i guadagni non sono stellari, si possono sfruttare i diversi vantaggi fiscali, come la deduzione dei costi, che alleggeriscono le spese.
Ad esempio i titolari di partita IVA in regime ordinario possono acquistare i buoni pasto, uno dei benefit più apprezzati in ambito di welfare aziendale, deducendo al 75% il costo del buono come costo aziendale. Ci sono molte opzioni per le partite IVA che, a prescindere dall’esperienza del professionista, offrono la possibilità di ammortizzare le spese, ridurre i costi e di conseguenza conseguire un guadagno più sostanzioso e corposo.