Partigiani della Valsusa: a Maffiotto, sopra Condove, il ricordo degli anni di guerra

CONDOVE – Si svolgerà sabato 28 maggio la commemorazione in Borgata Maffiotto, sulla montagna di Condove, dei partigiani della Valsusa vittime di incidenti e attacchi. La borgata ha legato il suo nome tra l’aprile del 1944 e il gennaio del 1945, alle vicende dei partigiani in Valsusa. In dieci mesi, tra rappresaglie tedesche e fasciste, uccisioni di spie, incidenti con le armi e omicidi senza processo morirono in undici al Maffiotto.

I PARTIGINI DELLA VALSUSA A MAFFIOTTO

Il 1° aprile del 1944 i partigiani uccidono, poco fuori dell’abitato sulla strada della Sorgente Noitolera, con un colpo di rivoltella alla nuca il valdostano Severino Zucchino sospettato di spionaggio. Circa un mese dopo il corpo verrà riesumato e portato nel Cimitero di Maffiotto. Il 19 giugno due ragazzi di Maffiotto muoiono per il ritrovamento e l’esplosione di alcune bombe da mortaio perse qualche giorno prima da una squadra di militari tedeschi in spostamento con i muli verso Bruzolo. Sono Eugenio Bar, 12 anni, e Stefano Guglielmetto, 11 anni. Il 22 novembre un repubblichino uccide con una raffica di mitraglia Modesto Guglielmetto, padre di cinque figli, il più grande dei quali è prigioniero in Germania, vicino alla sua casa di Miloro dove si trovava con la famiglia.

repubblichini

ARRIVANO I REPUBBLICHINI

Il 1° dicembre. Un gruppo di partigiani del distaccamento Borgis della 114ª Brigata Garibaldi comandati da Bruno Vota nell’inverno 1944 erano rifugiati nella scuola elementare di Maffiotto. Una notte furono sorpresi dai nazifascisti, uno venne ucciso, altri feriti e altri tredici ancora catturati e deportati al campo di concentramento di Bolzano. Anche la popolazione di Maffiotto pagò per questo due civili persero la vita. Le vittime. Il Meneghetti Luigi, già Carabiniere, ucciso il 1° dicembre perchè si è sporto incautamente dalla finestra della cucina della scuola. Meneghetti era del 1925 e proveniva dal piccolo comune di Castelcucco in quel di Treviso. Canio Cervellini, già militare, è ferito nel combattimento e viene portato nell’ospedale da campo allestito dai partigiani nella scuola di Valgravio dove muore. Tra i civili Ferdinando Gioberto, colpito sulla porta di casa e Pietro Vair , ucciso in un campo mentre cerca di fuggire.

Canio Cervellini

CIVILI E MILITARI

Il 19 dicembre a pochi passi dalle case di Maffiotto Amedeo  Nurisso e il figlio Mario stanno recandosi all’alpe per un carico di fieno ed incontrano i repubblichini della rappresaglia precedente. I fascisti rimandano a casa il padre trattenendo il figlio perché non aveva il lasciapassare. Al famiglia viene detto che il ragazzo sarà portato a Borgone invece viene ucciso vicino alla Cappella di Prarotto per vendetta contro l’uccisione, nello stesso luogo, di un soldato della Repubblica Sociale per mano dei partigiani. Il 9 gennaio due partigiani calabresi sono sorpresi sulla strada che sale a Prarotto e uccisi in combattimento. Il primo è Antonio Romeo, già militare nel Distretto di Reggio Calabria. Nato nel 1923 arrivò in Valsusa con suo Battaglione nelle casermette di Condove, poi l’8 settembre disertò. Il secondo era Giacomo Scaramuzzino anche lui disertore.

condove maffiotto

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