Palio a Susa: arriva l’album delle figurine del Torneo Storico dei Borghi

albun palio

SUSA – “Celo“, “Celo“, “Manca” questi gli immancabili commenti dei ragazzini difronte allo scambio delle figurine che da quest’anno saranno anche quelle del Palio di Susa con l’album del Tornei Storico dei Borghi di Susa. Un’idea della casa editrice appoggiata con entusiasmo dall’Associazione Pro Loco in vista delle gare del 2022. Figurine delle marchese, conti e figuranti. Figurine degli atleti che hanno vestito in tanti anni i colori dei borghi segusini in sfilata e in gara.

LE FIGURINE DEL PALIO DI SUSA

Poi immagini dei tamburini, degli sbandieratori. L’album si troverà nell’ufficio della Pro Susa e nelle edicole, così le figurine.

LA STORIA DELLE FIGURINE

L’idea di stampare una immagine commemorativa per qualcosa non è molto antica. Infatti non avrebbe senso senza le macchine da stampa. Senza macchine di stampa automatiche non esisterebbero figurine, ma immagini, quadri, ritratti. Dunque inventata la stampa grazie all’automazione della stessa, nacquero le prime “miniserie” di stampine commemorative. La prima serie conosciuta di figurine è quella emessa dalla Litografia Bognard di Parigi per i magazzini “Au Bon Marché” nel 1867, che illustra i padiglioni dell’Esposizione Universale che in quell’anno si tenne proprio a Parigi. La cosa che differenzia la stampa di bigliettini o santini o immagini qualsiasi dalle figurine è quella di essere prodotte in “serie collezionabile”. Dunque la caratteristica iniziale mantenuta nel tempo, e che sopravvive anche ora, fu quella di “stampare con un clichè una pagina di figurine” una attaccata all’altra, per poi tagliarle con apposite taglierine.

IN ITALIA

Anche in Italia intorno al 1865 la Società Romana dei Tram aveva pubblicato biglietti da 15 centesimi raffiguranti panorami romani. Anche se non possiamo a rigore considerarle figurine, di fatto il concetto era molto simile. Tuttavia il fenomeno in Italia rimane abbastanza limitato ed associato nell’immaginario ai bambini. Nel 1934 la EIAR (attuale RAI) pubblica la prima grande raccolta nazionale di figurine, abbinata al programma radiofonico I Quattro Moschettieri. Il programma fu offerto dalla Buitoni-Perugina ed oltre ad essere il primo caso di sponsorizzazione in Italia, fu il primo caso di distribuzione di figurine con prodotti, in questo caso alimentari, ed ebbe un successo così importante che nelle edizioni del 1936 e del 1937 fu anche associato ad un concorso a premi basato sulla raccolta di figurine.

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