Oulx e Saint-Donat-sur-l’Herbasse, le celebrazioni per il Gemellaggio come finestra sul futuro

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OULX – Oulx e Saint-Donat-sur-l’Herbasse, le celebrazioni per il Gemellaggio come finestra sul futuro.

OULX E SAINT DONAT SUR L’HERBASSE

L’identità europea costruita dalla molteplicità dei popoli, dalla cooperazione tra gente comune, per le vie dei paesi, nei gemellaggi trova espressione, è resa visibile. Quello tra i comuni di Oulx e Saint-Donat-sur-l’Herbasse, cittadina della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, è un impegno di comunità sancito nel 1988, nato dal desiderio di trasmettere alle nuove generazioni la necessità di affrontare insieme la quotidianità e i temi di confine. Per i 35 anni di gemellaggio la delegazione italiana, formata soprattutto dai componenti del Coroulx, è stata accolta nella cittadina francese, dove era presente anche il comitato della città tedesca di Ottobeuren, gemellata con Saint Donat. I sindaci hanno delineato progettualità comuni e ribadito la volontà di collaborare in un orizzonte comunitario, confermando l’importanza di iniziative come queste, che cancellano l’immaginario di un’Europa quale contenitore asettico, puramente burocratico, avvicinano territori intrinsecamente affini per storia, cultura e maniere.

LA CITTÀ, LA STORIA

La tradizione vuole che le reliquie di un eremita, Saint-Donat, siano state collocate in questo luogo dal vescovo di Grenoble. A loro fu dedicata una collegiata all’interno delle mura di un antico castello fortificato, e il santo diede il nome al paese. L’imponente complesso conventuale, realizzato in melassa e riccamente decorato, conobbe la sua apoteosi dal XIII al XV secolo. Fu poi un lungo declino. Gli edifici dei canonici furono acquistati dal comune nel 1793 e oggi sono dedicati ad attività culturali. Nel Medioevo il borgo rimase annidato ai piedi della collegiata, all’interno dei suoi bastioni. La guerra del 1914/1918, l’esodo rurale, la crisi dei setifici e dell’industria calzaturiera suonarono la campana a morto per questo periodo di espansione. Ma, negli ultimi quarant’anni, Saint-Donat ha ritrovato vitalità con nuove unità produttive e la costruzione di numerose unità abitative. Il suo tessuto associativo è sempre stato molto ricco. Durante la guerra del 1939/1945, Saint-Donat fu un importante punto di riferimento nell’organizzazione della Resistenza e accolse numerosi profughi. Gli abitanti rimasero molto segnati dal giorno della rappresaglia da parte dell’esercito nazista, il 15 giugno 1944.

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