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martedƬ, 3 Dicembre 2024

Operazione della Guardia di Finanza di Torino, sgominata organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti: 13 arresti

TORINO – Operazione della Guardia di Finanza di Torino, sgominata organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti: 13 arresti. Sequestrati oltre 800 chilogrammi di droga. Perquisizioni in tutta Italia. Scoperti due depositi di stoccaggio della droga.

OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

La Guardia di Finanza di Torino, con la collaborazione di unitĆ  operative di altri Reparti del Corpo e con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ha dato esecuzione in varie Regioni italiane (Piemonte, Veneto e Puglia) a unā€™ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di 12 persone (tutte in carcere) gravemente indiziate di far parte di due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (principalmente hashish). Nel corso delle pertinenti investigazioni – curate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino e caratterizzate dal ricorso a complessi e articolati accertamenti di polizia giudiziaria, compiuti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali ed estese attivitĆ  di osservazione e pedinamento – sono stati raccolti significativi elementi indiziari circa lā€™esistenza di due presunti sodalizi criminali, tutti composti da soggetti originari del Marocco, che, in ipotesi dā€™accusa, avrebbero commesso plurimi reati connessi allā€™importazione e al traffico di stupefacenti.

A TORINO E PIOSSASCO

In particolare, il primo dei due citati gruppi ĆØ risultato caratterizzato da unā€™organizzazione stabile e ben delineata, dotata di notevoli risorse strumentali ed economiche e capeggiata da un quarantaquattrenne di nazionalitĆ  marocchina. Esso aveva la propria principale base logistica e il centro degli interessi in Torino e provincia, ove sono risultati dislocati i piĆ¹ importanti depositi utilizzati per i traffici illeciti (in Torino e Piossasco), con qualificati contatti anche in territorio friulano, ove sono state realizzate cessioni di sostanze stupefacenti ed era ubicato un ulteriore deposito (in Pordenone). Il sodalizio vantava, altresƬ, ramificazioni in Veneto (province di Venezia e Treviso). La significativa forza economica di tale gruppo criminale ĆØ emersa, nel corso delle indagini, dalla possibilitĆ  di impiegare numerosi autoveicoli (di proprietĆ  o noleggiati) per lā€™organizzazione delle attivitĆ  delittuose e per il ritiro e il trasporto dello stupefacente e del denaro provento degli illeciti traffici nonchĆ© dalla capacitĆ  dimostrata nel riuscire a finanziare nuove importazioni di narcotico e a sopportare le ingenti spese per il suo occultamento e trasporto nonostante gli ingenti sequestri di stupefacenti subiti ad opera degli inquirenti.

LA GUARDIA DI FINANZA SCOPRE DUE GRUPPI

Anche il secondo gruppo interessato dalle indagini – composto da un quarantottenne marocchino, con ruolo apicale, e altre due persone – ĆØ risultato radicato in Torino e provincia, con collegamenti in Lombardia (province di Milano e Varese) e in Toscana (provincia di Pisa). Secondo le ipotesi investigative, si tratterebbe di unā€™articolazione territoriale, dotata di una sua autonomia operativa e assai strutturata (alla luce del notevole giro dā€™affari prodotto), costituente parte di una ben piĆ¹ ampia organizzazione transnazionale, operante in territorio spagnolo e destinataria dei proventi delle attivitĆ  di spaccio, come rilevato, tra lā€™altro, mediante la ricostruzione di alcuni illeciti trasferimenti di denaro in Spagna avvalendosi dellā€™intermediazione di soggetti di nazionalitĆ  cinese.

DUE SODALIZI CRIMINALI

I due sodalizi criminali disarticolati con la presente operazione sono risultati accumunati:

  • dalle ingenti risorse economiche impiegate e tratte dai propri traffici illeciti e dallā€™utilizzo di collaudati sistemi per rendere riservate le comunicazioni tra i sodali;
  • dalla capacitĆ  di organizzare operazioni funzionali allā€™acquisto, custodia, detenzione e trasporto di stupefacente (soprattutto hashish), approvvigionandosi principalmente in Nord Africa e introducendolo sul territorio nazionale attraverso la Spagna. La successiva distribuzione del narcotico, per il cui trasporto sono stati utilizzati anche veicoli modificati e dotati di appositi doppi fondi, si rivolgeva a varie piazze di spaccio del Nord Italia (in particolare Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia ā€“ Giulia).

LA DROGA

Nel corso delle investigazioni, nel solo arco temporale da gennaio ad aprile 2022, in provincia di Torino sono stati intercettati e sottoposti a sequestro, in piĆ¹ occasioni e anche con la collaborazione della Polizia di Stato, circa 460 kg diĀ hashish, oltre a circa 500 grammi di cocaina e a 1 kg diĀ marijuana.Ā Lo spessore delle consorterie criminali oggetto di indagine e la perdurante attualitĆ  delle condotte poste in essere sono risultate ulteriormente confermate in sede di esecuzione dellā€™ordinanza di custodia cautelare e delle pertinenti perquisizioni, nel cui ambito i Finanzieri del locale Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno individuato altri due depositi di stoccaggio della droga, allā€™interno di box situati nellā€™ambito di complessi residenziali, di cui:

  • uno in LeinƬ (TO), nella disponibilitĆ  del secondo dei suddetti gruppi criminali, ove erano custoditi 223 kg di hashish, giĆ  confezionati e pronti per lā€™immissione sul mercato illecito;
  • lā€™altro, individuato a seguito di segnalazione del ā€œcane antidrogaā€ Jakora, nella disponibilitĆ  di un altro soggetto marocchino (estraneo alle vicende di cui al provvedimento cautelare in questione e tratto in arresto in flagranza di reato), ove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 163 kg di hashish.

MILIONI DI EURO

I suddetti quantitativi di sostanze stupefacenti complessivamente sequestrati, se immessi sul mercato ā€œal dettaglioā€, avrebbero potuto generare introiti illeciti per oltre 11 milioni di euro. Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilitĆ , si evidenzia che il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino ha disposto il provvedimento restrittivo della libertĆ  personale in argomento ravvisando in capo agli indagati i gravi indizi di colpevolezza nonchĆ© il pericolo di fuga e di reiterazione delle condotte criminali.

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