Nessuna restrizione per il vaccino AstraZeneca. Il comitato per la sicurezza dell’Agenzia Europea per i Farmaci EMA ha effettuato un’analisi approfondita sugli effetti del vaccino AstraZeneca dopo i casi di trombosi. La conclusione è che è possibile un legame fra il vaccino e gli eventi molto rari di trombosi cerebrale. L’EMA non ha quindi ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio.
L’ANALISI DELL’EMA
Emer Cook, direttrice esecutiva dell’EMA, ha affermato che i casi segnalati di insolite coagulazioni del sangue a seguito della vaccinazione con il vaccino AstraZeneca devono essere elencati come possibili effetti collaterali molto rari del vaccino. Sulla base delle attuali evidenze disponibili non è stato possibile confermare specifici fattori di rischio, come l’età, il sesso o la precedente storia medica di disturbi della coagulazione, poiché gli eventi rari si osservano in tutte le età e in uomini e donne. Non è stato ritenuto necessario raccomandare misure specifiche di restrizioni al vaccino per ridurre il rischio e quindi la vaccinazione deve continuare.
IL RISCHIO DI MORTALITÀ
Il rischio di mortalità da Covid è infatti molto più alto del rischio di mortalità derivante da questi effetti collaterali. Il Comitato per la sicurezza dell’EMA ha tuttavia richiesto nuovi studi per fornire maggiori informazioni ed intraprenderà tutte le ulteriori azioni necessarie. Il bugiardino del vaccino di AstraZeneca verrà quindi aggiornato con le nuove informazioni.
I CASI DI TROMBOSI
La maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne con un’età inferiore a 60 anni ed entro 2 settimane dalla prima dose. L’incidenza dei casi sospetti dopo la seconda dose è limitata. Tuttavia gli effetti collaterali hanno riguardato 1 caso su 100mila. Il fatto che le trombosi hanno colpito in prevalenza donne può essere spiegato nel seguente modo. Il vaccino è stato utilizzato in gruppi prioritari come operatori sanitari e insegnanti, la maggioranza dei quali è rappresentata da donne. Per quanto riguarda il meccanismo, si ritiene che il vaccino potrebbe innescare una risposta immunitaria che porta a un disturbo atipico simile alla trombocitopenia indotta da eparina.
LE RACCOMANDAZIONI DI EMA
EMA raccomanda agli operatori sanitari di prestare attenzione a segni e sintomi di tromboembolia e trombocitopenia in modo da poter trattare prontamente le persone colpite. I vaccinati devono consultare un medico se sviluppano sintomi di coaguli di sangue come mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore delle gambe, dolore addominale persistente. Oppure sintomi neurologici come mal di testa grave e persistente e visione offuscata.
Una riunione straordinaria in videoconferenza dei Ministri della Salute dell’UE è prevista oggi alle 18 per discutere delle campagne vaccinali alla luce della nuova decisione della commissione di valutazione del rischio (Prac) dell’EMA.
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