Moncenisio: quando Arlecchino passò nel Seicento per un matrimonio

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MONCENISO – Moncenisio: quando Arlecchino passò nel Seicento per un matrimonio.

ARLECCHIONO AL MONCENISIO

Si è svolta nella cornice dell’Ecomuseo Le Terre al Confine nel comune di Moncenisio la Giornata di studi intitolata “Arlecchino a Moncenisio e nelle Alpi tra Italia e Francia”. Un momento dedicato all’ex sindaco di Novalesa Ezio Rivetti che tanto fece per la Val Cenischia. Il sindaco Mauro Carena ha portato i saluti dell’amministrazione e introdotto gli ospiti. “Davvero interessante questo pomeriggio formativo nel quale abbiamo voluto allargare il campo delle conoscenze prendendo spunto da un noto attore del Seicento. Un viaggio nel nostro paese per una raccolta di nozioni tra la storia e l’arte del teatro. Va ricordato che ogni passaggio di personalità qui al Moncensio è stato anche in qualche modo un lascito di idee, cultura e modi diversi. Bene, questo convegno potrà aprire a nuovi momenti di divulgazione e approfondimento“.

IL CONVEGNO

Nel corso dell’incontro si è scoperto che nell’estate del 1600 Tristano Martinelli, celebre attore mantovano della Commedia dell’Arte, inventore della maschera di Arlecchino, attraversò il colle del Moncenisio, su invito del re di Francia Enrico IV. Il tema era l’esibizione durante le reali nozze del 17 dicembre di quell’anno con Maria de’ Medici. Nel corso del pomeriggio di studi si sono delineate l’origine e l’evoluzione della maschera di Arlecchino, che sopravvive ancora oggi nelle tradizioni alpine, come ad esempio nel caso dello storico Carnevale di Champlas du Col al Sestriere e quello del Lajetto a Condove. Nella suggestiva cornice della montagna in inverno si è fatto il punto sulle difficoltà di attraversamento delle Alpi, in un periodo storico dove le terre erano dilaniate dalla guerra franco-sabauda.

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