Modello Redditi: chi deve presentarlo e le scadenze 2021

Unico persone fisiche

Modello Redditi: chi deve presentarlo e le scadenze 2021. Entro il 30 giugno, i soggetti obbligati a presentare il modello Redditi, devono pagare il saldo e la prima rata dell’acconto Irpef. Entro lo stesso giorno andranno versati saldo e primo acconto di Ires, Irap, cedolare secca ed imposta sostitutiva per i titolari di partita Iva in regime forfettario. Le imposte possono essere versate in un’unica soluzione o mediante rateizzazione utilizzando il modello F24. Per chi presenta il modello 730 ed è dotato di sostituto d’imposta, l’importo dell’Irpef e della cedolare secca dovuta è trattenuto in busta paga o sulla pensione. Ecco una guida completa.

CHI DEVE PRESENTARE IL MODELLO REDDITI 2021

Non si può utilizzare il modello 730 e bisogna invece presentare il modello Redditi 2021 se in riferimento all’anno d’imposta 2020 si siano percepite le seguenti categorie di redditi o si rientri nelle seguenti condizioni:

  • redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva;
  • redditi di lavoro autonomo a cui, ai fini delle imposte sui redditi, si applica l’art. 50 del Tuir (soci delle cooperative artigiane);
  • redditi “diversi” non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5;
  • plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
  • redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
  • nel 2019 e/o nel 2020 non si è stati residenti in Italia;
  • si è obbligati a presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap e modello 770 (sostituti d’imposta);
  • si utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli di cui al rigo G4;
  • si deve presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.

In tutti questi casi il modello Redditi 2021 dovrà essere presentato in modalità telematica ed entro la scadenza del 30 novembre. A differenza del modello 730, la liquidazione delle imposte non avviene attraverso un sostituto d’imposta ma deve provvedere direttamente il contribuente. I pagamenti vanno fatti alle seguenti scadenze:

  • 30 giugno 2021: saldo per anno 2020 e prima rata di acconto per il 2021;
  • 30 luglio 2021: saldo per anno 2020 e prima rata di acconto per il 2021 con una maggiorazione dello 0,40% (4 Euro in più su 1000 euro di imposta dovuta), a titolo di interesse;
  • 30 novembre 2021: seconda rata di acconto 2021.

I versamenti sono rateizzabili, con l’aggiunta di un importo a titolo di interesse. Le somme vanno pagate con il modello F24.

UN BREVE GLOSSARIO SULLE IMPOSTE

  • Irpef: imposta sul reddito delle persone fisiche. Il suo presupposto è il possesso di redditi rientranti in una delle seguenti categorie: fondiari, di capitale, di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, d’impresa, diversi;
  • Ires: imposta sul reddito delle società. Tra i soggetti passivi vi rientrano le società per azioni, le società in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata e le società cooperative. Non pagano quest’imposta le società di persone, i cui utili sono tassati in capo ai soci in proporzione alla loro quota di partecipazione;
  • Irap: imposta regionale sulle attività produttive. Tra i soggetti passivi vi rientrano società di capitali, società in nome collettivo ed in accomandita semplice, persone fisiche che esercitano attività commerciali o di lavoro autonomo e produttori agricoli;
  • Cedolare secca: è un regime facoltativo che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali sul reddito derivante dalla locazione degli immobili abitativi.

QUANDO BISOGNA VERSARE L’ACCONTO

L’acconto dell’Irpef e dell’Irap è dovuto se l’imposta dichiarata nel 2020 è superiore a 51,65 Euro ed è pari al 100%.
Il versamento delle imposte sui redditi non è sempre suddiviso in due rate: se l’importo è inferiore a 257,52 Euro, si effettua un unico versamento entro il 30 novembre. Se l’importo dovuto supera i 257,52 Euro, il versamento va così effettuato:

  • il primo acconto si paga entro il 30 giugno 2021, ed è pari al 40 % (50 % per i soggetti ISA);
  • il secondo acconto si paga entro il 30 novembre 2021, ed è pari al 60 % (50 % per i soggetti ISA).

Per quel che riguarda l’Ires, l’acconto si paga in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2021 se l’importo dovuto non supera i 103 Euro.

Il saldo e la prima rata di acconto delle imposte sui redditi 2021 possono essere versati in rate mensili, da completare entro il mese di novembre. In questo caso viene applicata una percentuale di interessi. È confermata, inoltre, la possibilità di differire il pagamento entro i 30 giorni successivi, il 30 luglio 2021, pagando una maggiorazione dello 0,40%.

LA CEDOLARE SECCA

La scadenza del 30 giugno 2021 chiama in causa anche chi applica la cedolare secca. L’imposta sostitutiva segue le stesse scadenze e modalità di versamento di acconto e saldo dell’Irpef. A partire da quest’anno, l’acconto passa dal 95 al 100% dell’imposta dovuta per l’anno precedente.
L’acconto non si paga nel primo anno di esercizio dell’opzione. Negli anni successivi è da pagare se l’imposta dovuta per l’anno precedente supera i 51,65 Euro, nelle seguenti modalità:

  • in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 Euro;
  • in due rate, se l’importo è superiore a 257,52 Euro: la prima, pari al 40% dell’acconto complessivamente dovuto, entro il 30 giugno. La seconda, pari il restante 60%, entro il 30 novembre.

Le due rate di acconto sono di pari importo per i contribuenti che esercitano attività per le quali sono approvati gli ISA, a prescindere dal fatto che li applichino o meno.

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