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lunedƬ, 4 Novembre 2024

Mercati, il punto mensile di Michele De Michelis: guardiamo alla Cina in attesa delle elezioni Usa

MERCATI, IL PUNTO MENSILE DI MICHELE DE MICHELIS

diĀ MICHELE DE MICHELISĀ ā€“Ā FRAME ASSET MANAGEMENT

LUGANO ā€“ Mercati, il punto mensile di Michele De Michelis: guardiamo alla Cina in attesa delle elezioni Usa. Ormai siamo diventati quasi assuefatti ai continui rialzi dellā€™indice Standard & Poorā€™s 500 che continua a macinare record su record. Basti pensare che da fine ottobre 2023 ad oggi ĆØ salito di oltre 40 punti percentuali. Una performance che ha visto rari momenti di consolidamento e ancor meno di ribasso (forse lā€™unico degno di nota ĆØ stato il minicrash dei primi di agosto). Ed ĆØ forse proprio questo lā€™aspetto piĆ¹ incredibile di questo grande rally, che ĆØ avvenuto in un contesto geopolitico alquanto nebuloso, per usare un eufemismo. Io spesso vado dicendo a colleghi di lunga data che, se avessi avuto la possibilitĆ  leggere i titoli delle prime pagine dei piĆ¹ importanti quotidiani internazionali con un anno di anticipo, probabilmente mi sarei rovinato. Infatti, di fronte alle notizie geopolitiche terrificanti degli ultimi anni, chi avrebbe mai potuto ipotizzare un mercato azionario cosƬ resiliente?!

NELLā€™ULTIMO PERIODO

Nellā€™ultimo periodo sembra non venire intaccato neanche dalla possibilitĆ  che la Federal Reserve si faccia piĆ¹ cauta di fronte agli ultimi dati che mostrano unā€™economia americana in buona salute e un CPI superiore alle attese (anche se sappiamo bene che la FED preferisce guardare lā€™indice PCE che ha un livello maggiore di accuratezza). E quindi, se i dati mostrano un potenziale rallentamento del PIL futuro, il mercato sale perchĆ© pensa che la FED possa tagliare il costo del denaro, se invece la locomotiva americana continua la sua corsa, sale perchĆ© le cose vanno bene. Praticamente sale sempre! Il mercato obbligazionario invece ĆØ molto piĆ¹ reattivo e di fronte alle notizie che gli equity guys ignorano, i tassi si muovono molto piĆ¹ velocemente, con il decennale americano tornato sopra il 4% dopo un pull back di quasi 50 punti base, preoccupato sia dalla possibile cautela di Powell and co. sia, come scritto pocā€™anzi, da unā€™inflazione che comincia a dare qualche piccolo segnale di ripresa potenziale.

CHI SARƀ IL PROSSIMO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI?

Non dimentichiamoci infatti che se il governo cinese dovesse proseguire con la ferma intenzione di rilanciare la propria economia (cosa che peraltro mi sarei aspettato facesse prima) con le misure ā€œmonstreā€ annunciate, sia monetarie che fiscali, il prezzo delle materie prime potrebbe continuare a salire con ovvie conseguenze sui prezzi al consumo. Tra tre settimane, quando sapremo chi sarĆ  il prossimo Presidente degli Stati Uniti, potremo farci unā€™idea piĆ¹ precisa di quali saranno gli orientamenti del mercato per i prossimi mesi. Diciamo perĆ² che per gli investitori occidentali forse ĆØ giunto il momento di tornare a guardare anche quello che accade nel ā€œPaese di mezzoā€, visto che come ha detto lā€™economista Louis Gave, se non investi in azioni sottovalutate quando si trovano in un momentum positivo, con il supporto totale della politica, allora quando investi?

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