Si balla il liscio a Caprie in occasione della fiera “Mela e dintorni”

Mela e dintorni Caprie

CAPRIE – In occasione della fiera “Mela e dintorni“, la Pro loco di Caprie ha organizzato, sabato 7  novembre, una serata di ballo. L’appuntamento era per le 21 e tantissime coppie si sono ritrovate nel centro polivalente “Diego Borgiattino” alla Sosta Climb Cafè. A suonare ritmi di liscio, ecco l’orchestra “Feu e Fiame” che, armata di strumenti, ha intrattenuto la sala. Un momento di festa e cordialità che è terminato dopo la mezzanotte tra gli applausi corali degli intervenuti.

IL LOGO

L’attuale logo de “La mela e dintorni”  è stato introdotto a partire dalla 7ᵃ edizione del novembre 2008. Oltre all’immancabile mela, protagonista indiscussa della mostra mercato, sono presenti anche una capra e una chiave. Il nome Caprie deriva infatti dal termine “capra”. Già prima dell’anno 1000 il paese era conosciuto come “Capriana”, poichè sin dall’antichità sul territorio vi era un’abbondanza di greggi, soprattutto sulle pendici del monte Caprasio. Inoltre in piemontese “Caprie” diventa “Ciàvrie”, molto simile alla traduzione in dialetto del termine “chiave”.

LA MELA DELLA VALSUSA

Le mele non solo sono più buone, fanno anche bene alla salute. Quelle della Valsusa, poi, sono un portento. Contengono molte più vitamine, antiossidanti e sostanze anti-tumorali delle altre. Ma attenzione: per ottenere il massimo beneficio, vanno mangiate con la buccia e magari fatte stagionare un po’. La medaglia d’oro tra tutte le mele va alla renetta. Meno bella, forse, da vedersi rispetto alle cugine golden. Ma molto più gustosa, come tramanda la tradizione e come ha recentemente dimostrato anche la scienza. I benefici sono massimi se si mangiano mele di montagna, contengono ben il 30 per cento in più di antiossidanti e il triplo di vitamina C”. E se le mele sono un po’ stagionate, ancor meglio. La ricerca avrebbe dimostrato che dopo oltre 200 giorni di conservazione, i polifenoli aumentano, e la quantità di vitamina C non subisce variazioni. Per massimizzare il beneficio e la quantità di sostanze antiossidanti e antitumorali, gli scienziati consigliano di mangiare i frutti con la buccia. Buone notizie anche per i golosi. La cottura non pregiudica i benefici delle mele. I ricercatori trentini riferiscono infatti di alcuni studi americani secondo i quali gli antioassidanti sopravviverebbero anche nelle torte per un buon 70 per cento.