Torna in libertà per gravissimi motivi di salute Maria Teresa Crivellari “la mantide di Bruino”

TORINO – Maria Teresa Crivellari, passata per la cronaca nera come la “mantide di Bruino” è stata temporaenamente scarcerata per gravissimi motivi di salute dal Tribunale di Torino e trasferita alle Molinette dal carcere delle Vallette – dove sconta l’ergastolo per l’omicidio di Marina Patriti,  casalinga di Bruino, considerata una sua rivale in amore, in quanto moglie del suo amante. La detenuta è stata sottoposta ead intervento chirugico per un agrave setticemia.

La vicenda giudiziaria

La vittima, venne sequestrata a Bruino nel febbraio del 2010 e poi ritrovata dagli investigatori dell’Arma nel novembre dello stesso anno seppellita  a Sant’Ambrogio nella villetta dobe abitava la Crivellari ch evenne arrestata per omicidio insieme ai suoi complici, fra  cui suo figlio.

Nel 2014 la Crivellari, oggi sessantenne venne condannata con sentenza definitiva della Cassazione – ch econfermò le sentenze di primo e secondo grado – all’ergastolo con l’accusa di aver fatto rapire e poi uccidere personalmente, forse con un cocktail letale di farmaci, Marina Patriti, moglie del suo amante Giacomo Bellorio e madre di tre figli e di averne occultato il cadavere.

Per questo efferato delitto sono stati condannati anche il figlio della Crivellari, Alessandro Marella a sedici anni di vcarcere, e gli esecutori materiali del sequestro, Andrea Chiappetta e Calogero Pasqualino, rispettivamente a sedici e dodici anni.