L’Istituto Ferrari di Susa in video per la Giornata della Legalità con il Coro Mani Bianche

Paolo-Borsellino

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SUSA – Nella Giornata della Legalità l’Istituto Scolastico Ferrari di Susa ha pubblicato sul web un video. Protagonisti i ragazzi del Coro Mani Bianche. Un giorno, quello legato alla legalità contro tutte le mafie da anni protagonista nell’educazione degli studenti. Non potendosi svolgere il viaggio in Sicilia la Dirigente Scolastica Anna Giacone ha pensato di coinvolgere i ragazzi con un video. Il ballo, la musica, il testo e i gesti del Coro hanno così dato vita ad una clip che aiuta lo spettatore a immaginare, pensare, riflettere. All’opera i professori Oliveto, Francou, Ciafardoni, Sgrò, Marcedula e Vetromile; si sono occupati di regia, coreografie, costumi, riprese e del montaggio. Il Ferrari ancora una volta protagonista in tema di civismo. Va ricordato che il laboratorio della scuola è “La baita di Paolo” in onore di Borsellino. Salvatore Borsellino, l’ingegnere fratello del magistrato, è stato più volte ospite a Susa al Ferrari per portare un messaggio di verità e legalità.

LA GIORNATA

La “Giornata della memoria e dell’impegno” è una manifestazione che richiede mesi di programmazione, nelle scuole e nei gruppi associativi, nella rete territoriale di Libera e con i familiari delle vittime innocenti. Questo periodo di preparazione è fondamentale per la riflessione e formazione nelle scuole e nella rete associativa. Anche per la condivisione del tema e la scelta dello “slogan” annuale che accompagnano il 21 marzo, e fanno parte di un percorso a tappe chiamato “I cento passi verso il 21 marzo”. Porta alla Giornata, rendendola un momento unico, capace di stimolare un rinnovato impegno verso i tanti obiettivi che Libera si pone. La Giornata è scandita da un corteo iniziale di circa 3 km per le vie della città. Ogni anno diversa e da un momento culminante rappresentato dalla lettura pubblica e condivisa dell’elenco dei nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie. Il corteo è aperto dai familiari delle vittime, che reggono lo striscione di promozione della Giornata, mentre la pubblica lettura dell’elenco è affidata a più voci, da quelle dei familiari a quelle di rappresentanti di associazioni e istituzioni impegnate nella lotta alle mafie.

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