L’informazione è essenziale per combattere l’endometriosi

donna pancia

TORINO – L’informazione è essenziale per combattere l’endometriosi. “La scarsa informazione rispetto all’endometriosi fa sì che non vi sia un’adeguata prevenzione. Si tratta di una patologia altamente invalidante, è pertanto bene parlarne e sostenere tutte le iniziative che possano contribuire a promuove la conoscenza della malattia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale e lavorativo. Attraverso gli Stati generali della prevenzione e del benessere vogliamo sensibilizzare anche le giovani generazioni. Affinché abbiano la consapevolezza che una diagnosi precoce può contribuire a migliorare la qualità della vita.” Così ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sull’endometriosi. La patologia colpisce in Italia almeno 3 milioni di donne in età riproduttiva, di cui circa 300 mila in Piemonte.

IN PIEMONTE

La Regione, nel luglio 2017, si è dotata di una legge che istituisce l’Osservatorio regionale sull’endometriosi. Ideata per predisporre apposite linee guida per il percorso diagnostico terapeutico multidisciplinare. Inoltre per il controllo periodico delle pazienti, insieme alla costituzione della Rete regionale per la prevenzione e la cura di questa malattia. Riconoscendo inoltre l’attività delle associazioni di volontariato e promuovendo campagne informative e formazione del personale sanitario. L’endometriosi colpisce in media il 10-15% delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. I casi conclamati in Italia sono almeno 3 milioni, di cui circa 300 mila in Piemonte con un picco di età che va dai 25 ai 45 anni. Ma la patologia può comparire anche in fasce di età più basse.

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