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mercoledƬ, 13 Novembre 2024

L’ex parrocchiale di San Pietro di Condove nella pagine di un libro di Alberto Borgatta

CONDOVE – In ogni paese ci sono luoghi sacri, abbandonati per diversi motivi, che cercano un motivo per tornare in vita o almeno non essere dimenticati. Succede per le cappelle di montagna, per le chiese piĆ¹ piccole e non utilizzate; cosƬ ĆØ anche per il patrimonio culturale artistico piĆ¹ piccolo ma questo non meno importante. A Condove in questi ultimi anni la chiesa ex parrocchiale di San Pietro, una volta chiesa madre, ha ripreso vita dopo i lavori di rafforzamento strutturale e restauro. Fu l’ex parroco don Luigi Crepaldi a volerne il restauro e l’attuale monsignor Claudio Iovine a vederne terminare i lavori e a rilanciarne l’immagine e il futuro possibile uso.Ā Tutto cominciĆ² nell’aprile del 2014 quando davanti al pubblico riunito per lā€™occasione nella chiesa di San Rocco venne presentato il progetto per il restauro dellā€™antica parrocchiale di San Pietro. Questa era abbandonata nel centro del paese. Alberto Borgatta si occupĆ² di raccontare la storia di quellā€™antico edificio. Oggi quella ricerca viene raccolta in un piccolo volume intitolato “La Chiesa di San Pietro a Condove“.

UNA STORIA DI PAESE

L’autore puĆ² raccontare com’ĆØ nata l’idea di questo libro?Ā “Sono convinto che la storia di un luogo o di una comunitĆ  passi da tante strade. Una ĆØ quella degli edifici in cui quella comunitĆ , nel tempo, si ĆØ raccolta, si ĆØ confrontata. San Pietro a Condove ĆØ uno di quei luoghi. Per quasi tre anni e mezzo ho conservato il materiale raccolto in quei mesi in un cassetto. Poi qualche giorno fa, passando davanti alla chiesa, ho pensato che fosse sbagliato lasciarlo lƬ. CosƬ lā€™ho ripreso in mano, lā€™ho ordinato e ho deciso di diffonderlo“.Ā Che tipo di ricerca hai svolto?Ā “Fortunatamente, quando Monsignor Iovine e il Comitato ā€œSalviamo la Chiesa Vecchiaā€ mi chiesero di riprendere la storia di San Pietro. Per raccontarla partivo giĆ  da una valida base, la tesi di laurea della dottoressa Oglino. Volevo perĆ² andare un po’ piĆ¹ a fondo. Allora, lessi le cronache delle visite pastorali alla ricerca di informazioni ulteriori e cercai qualcosa in piĆ¹ su libri e pubblicazioni che avessero giĆ  trattato, anche marginalmente, lā€™argomento Condoveā€.

LA RICERCA

Qual ĆØ allora lā€™obiettivo che vuoi raggiungere diffondendo la tua ricerca? “In un articolo sul bollettino parrocchiale che mi chiese di scrivere sull’argomento Monsignor Iovine lā€™anno successivo scrissi che San Pietro necessitava di un restauro perchĆ© era stata dimenticata per anni. Da condovese e studioso di Storia il timore ĆØ che questo accada di nuovo.Ā Ho sempre creduto che la medicina migliore per rispettare un luogo sia sapere cosa vi sia passato. Penso a mia nonna, ad esempio, che lƬ dentro si ĆØ sposata, e come lei tanti altri condovesi, che ne conservano un ricordo vivo“.

IL LIBRO

Questa ricerca puĆ² essere un punto di partenza per capire come San Pietro sia il frutto di una storia antichissima, che ĆØ poi quella dellā€™intera Condove. Risvegliando la curiositĆ  per riportare lā€™argomento allā€™attualitĆ , perchĆ© San Pietro non sia dimenticata ma, anzi, possa tornare a essere casa dei ricordi di tanti condovesi. La Chiesa di San Pietro a Condove di Alberto Borgatta si puĆ² trovare presso nelle cartolerie oppure contattando lā€™autore allā€™indirizzoĀ borgatta.alberto@gmail.com.

Alberto Borgatta
Alberto Borgatta

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