L’elenco dei comuni in Zona a fascia rischio 2. Da lunedì 8 marzo: cosa si può fare

TORINO – Ecco l’elenco dei comuni della Cintura di Torino, Valsusa e Valsangone in fascia 2 nella Zona Arancione. Le misure più restrittive riguardano anche materne ed elementari dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta. Vietato in tutto il Piemonte l’utilizzo delle aree gioco e sport in parchi e giardini pubblici. A partire da lunedì 8 marzo, in attuazione del Decreto del 2 marzo, viene potenziata la didattica a distanza su tutto il territorio piemontese secondo due fasce di rischio. Per le scuole, sarà diviso in una fascia di rischio 1, con tutti gli istituti di ogni ordine e grado chiusi. Una fascia di rischio 2, dove la restrizione riguarderà solo le classi dalla seconda media in poi.

FASCIA DI RISCHIO 2

Nel resto del territorio piemontese, alla luce della situazione di eccezionale peggioramento dimostrata dai numeri dei contagi in forte crescita e da una capillare presenza della variante inglese (che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione), a partire da lunedì 8 marzo l’attività didattica proseguirà in presenza per nidi, micronidi, materne, elementari e prima media, mentre dalla seconda media in su – incluse scuole superiori e atenei universitari. Le lezioni si svolgeranno in DAD al 100%. Sempre ad eccezione dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori.

STOP AI PARCHI

Al fine di limitare la possibilità di occasioni di assembramento, a partire da domani sabato 6 marzo, in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici. Fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità. Inoltre l’accesso alle attività commerciali sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare. Ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani. Inoltre si raccomanda fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio rispetto all’asporto. Tutte le misure saranno valide fino al 20 marzo incluso.

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