L’Avanà: il vino fortunato dei confini montani della Valsusa

CHIOMONTE – Dove si trova l’Avanà della Valsusa? In un bell’edificio storico nel centro di Chiomonte. I vigneti invece sono distribuiti sulle terrazze assolate al di là della Dora, la zona migliore per creare vini di qualità. Avanà, Bequet, Barbera ricevono il sole caldo durante le giornate estive ed il fresco della notte in tarda estate che uniti al terreno calcareo creano un mix perfetto per ottenere vini eccellenti. Il vino chiamato Fortunato credo che non sia un prodotto dovuto al risultato casuale di un esperimento con buona dose di fortuna, nonostante il nome possa portare a quest’idea. Piuttosto quelli di Casa Ronsil più che fortunati sono stati bravi, anzi bravissimi, a creare questo vino dalle caratteristiche eccezionali uno dei migliori prodotti della valle e credo anche oltre i confini valsusini.

IL FORTUNATO

Ancora una volta, dalla nostra valle, arriva un vino di grande qualità prodotto con uve autoctone a dimostrazione delle grandi potenzialità viticole ed enologiche della Valsusa. La vigna da cui hanno origine le uve si chiama “Rocce del Bau” una vigna dal nome ancestrale con viti che hanno superato molte estati. Solo curando questa vigna in modo maniacale si può ottenere un gran risultato in cantina: potatura corta, diradamento ed esposizione dei grappoli di Avanà e Bequet ai raggi del sole ed in più un terreno calcareo e ciottoloso. A questo di aggiunge un passaggio di 12 mesi in barrique prima dell’imbottigliamento. Il risultato di queste combinazioni è assolutamente stupefacente. Splendido colore rosso rubino intenso con riflessi granata abbinato ad un importante consistenza.

IL VINO

Al naso è intenso, complesso con sentori di confettura di ciliegia, prugna e mirtilli. La speziatura si fa sentire con pepe nero, cannella e vaniglia date dalla barrique. C’è spazio anche per sentori tostati di cacao e tabacco. In bocca è secco, caldo e morbido, l’Avanà dà freschezza. Il Bequet un tannino che è diventato velluto grazie all’invecchiamento ed il terreno calcareo delle terrazze regala un’ottima sapidità. E’ un vino di corpo equilibrato e persistente. Bisogna berlo quando è maturato in bottiglia per almeno 3-4 anni dove svilupperà così la sua intensa armonia, probabilmente sarà ottimo anche dopo 7-8 anni dalla vendemmia. L’abbinamento ideale è con secondi di carne importanti come arrosti o brasati o con formaggi stagionati. Ottimo anche il rapporto qualità/prezzo.

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