Torna l’antico carnevale alpino di Lajetto sopra Condove

barbuire condove

CONDOVE – Domenica 19 febbraio torna l’antico carnevale alpino di Lajetto sopra Condove.

IL CARNEVALE A CONDOVE DELLE BARBUIRE

Il pomeriggio di domenica 19 febbraio torna l’antico carnevale alpino di Lajetto sopra Condove. Finalmente anche noi dell’Associazione «Le Barbuire» di Condove possiamo dire di aver fatto 13! Con questa riedizione dell’antico carnevale alpino di Lajetto siamo ormai pronti a scatenare l’orda delle coppie di vecchi, i Brutti, e le coppie di Belli per ripopolare per un giorno la solitaria borgata montana sulla montagna di Condove. Con la supervisione e l’imponenza fisica del Pajasso il gruppo assai estemporaneo e trasgressivo delle Barbuire riempirà cortili quieti e vicoli assonnati, frantumando con le urla gutturali e i versi animaleschi la pace di cui godono i pochi abitanti stabili e gli audaci che ritorneranno alle case degli antenati.

IL CARNEVALE

Il carnevale porterà, come negli anni scorsi un pubblico variegato di appassionati e curiosi a cui toccherà subire i dispetti e gli scherzi dei figuri mascherati, ma ci saranno anche momenti di divertimento con le improvvisazioni di attori sconclusionati e sgraziati. Il carnevale era e deve continuare a essere trasgressione delle regole abituali, capovolgimento delle gerarchie e degli ordini costituiti, baraonda e coinvolgimento diretto. Chi partecipa lo sa e per divertirsi di più occorre “stare al gioco” anche se, invece dei coriandoli e delle stelle filanti voleranno trucioli di legno e segatura perché le Barbuire sono si irriverenti e imprevedibili, ma dietro alle loro maschere, belle oppure orribili, si nasconde una grande passione per la festa.

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IL GALLO

Domenica distribuirà il pubblico in gruppi che a rotazione potranno accedere al borgo e alle azioni delle Barbuire, questo per rispettare le leggi vigenti. Al termine dei gruppi si effettuerà la tradizione sfilata delle Barbuire, accompagnate dalla musica dei Sonador ëd Mòce con le note dell’originale Marcia delle Barbuire. Quindi, tutti assieme, si accederà al prato del Terahé dove la festa raggiungerà il suo culmine con il completamento del rito arcaico del sacrificio di un povero gallo finto in gommapiuma. Il taglio della testa del pennuto, riproporrà così l’azione propiziatoria per invocare un aiuto soprannaturale volto a una prossima annata proficua. L’animale che simboleggia l’inverno offrirà la sua vita per annunciare l’arrivo di un prossima e propizia primavera.

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