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giovedì, 5 Dicembre 2024

La Valsusa ricorda la fondazione dei Granatieri di Sardegna

LA VALSUSA RICORDA LA FONDAZIONE DEI GRANATIERI DI SARDEGNA

SUSA Ancora una volta, fieri ed entusiasti, i Bianchi Alamari festeggiano l’anniversario della fondazione del “Reggimento Guardie”, il primo reparto permanente d’Europa, da cui i Granatieri di Sardegna discendono in linea diretta. Era infatti il 18 aprile 1659 quando a Torino il duca Carlo Emanuele II “levò” il primo reggimento d’ordinanza della sua armata sabauda. L’appellativo “Granatieri” deriva dal fatto che, nel 1685, il re Vittorio Amedeo II di Savoia assegnò ad ogni compagnia del reggimento sei soldati incaricati di lanciare allo scoperto le granate.

EQUIPAGGIAMENTO ED ARMAMENTO

Spiega Giancarlo SibilleQuei primi soldati della Guardia ebbero un vestito uniforme, cosa che allora rappresentava una novità, e di color rosso essendo quello il colore di Savoia. Le stampe ed i dipinti dell’ epoca ce li rappresentano nel tipico costume dei moschettieri; cappello di feltro a larghe tese, casacca aperta sul petto e fluente, calzoni corti e scarpe basse: mentre i picchieri e gli archibugieri dei corpi di fanteria ancora si attenevano al cappello ed alla corazza di ferro. Ma la Guardia aveva grande fiducia nell’arma terribile che le era stata affidata: il moschetto a ruota, non più il pesante archibugio che si caricava in 99 tempi e doveva appoggiarsi ad una forcella, ma un’arma maneggevole che, in con dizioni favorevoli, si poteva mettere in pronto in due minuti con dodici movimenti e si poteva appoggiare comodamente alla spalla.

Sfilata del Gruppo storico Granatieri Valsusa alla corte di Adelaide

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